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Due sub romani dediti alla pesca in apnea affogano nel mare di Focene

“Raccomandiamo una particolare attenzione a coloro che svolgono attività marittime”, Silvestro Girgenti, neo-comandante della Capitaneria di Porto

 

di Umberto Serenelli

 

Due romani dediti alla pesca subacquea in apnea affogano a Focene. È successo stamani, domenica 7 luglio, e ha visto protagonisti R.B. e F.C. che abitualmente frequentano l’arenile della cittadina marinara.

 

 

Il primo si è tuffato nel tratto di mare tra i chioschi Kabiria e Malibù, nonostante alcuni amici lo avessero invitato a desistere viste le condizioni marine preoccupanti. Con onde alte circa 1,5 metri e un forte vento, il 57enne si tuffava senza portare con sé la boa di segnalazione. Nel giro di poco scompariva e i pescatori sportivi sulle scogliere davano l’allarme.

 

 

Le ricerche andavano avanti per ore, condotte dai bagnini, dalla Guardia costiera, dai romani in spiaggia e dall’elicottero dei vigili del fuoco. Verso le ore 13.30, l’assistente ai bagnanti della spiaggia attrezzata “Altamarea” riusciva ad avvistare il corpo che veniva portato sulla battigia dove eseguite tutte le operazioni per impedire il decesso in seguito accertato dai sanitari dell’ambulanza del 118.

 

 

L’altro decesso a circa un chilometro più a nord delle strutture balneari di Focene proprio davanti al chiosco “Sunset”. Alle ore 8, un 55enne indossava muta, pinne, cintura con i pesi, maschera e boa di salvataggio per una mattinata di pesca in apnea. Il bagnino di salvataggio del “Sunset” seguiva da terra la boa galleggiante e alle urla di soccorso lanciate dai pescatori faceva scattare le operazioni di salvataggio in sintonia con il collega del “Poìta”. Gli addetti al salvataggio trasferivano l’uomo al chiosco “Waterfront” dove eseguivano inutilmente le manovre di rianimazione.

 

“Un plauso agli assistenti e ai bagnanti dei chioschi – dice il neo-comandante della Capitaneria di porto, Silvestro Girgenti – per la prontezza e professionalità con cui sono intervenuti, in stretta collaborazione tra loro, anche se alla fine l’esito è stato drammatico. Raccomandiamo una particolare attenzione a coloro che svolgono attività marittime dove la prudenza non solo è necessaria ma è fondamentale ai fini della sicurezza”.

 

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