Il costruttore si dichiara tranquillo e commenta “abbiamo fatto tutto in regola e con i permessi”
Sono stati apposti questa mattina, verso le 10.30, i sigilli alle due torri realizzate davanti il Ponte 2 Giugno a Fiumicino. Sul posto una dozzina di militari della Guardia di Finanza, che hanno nastrato di bianco e rosso il piano terra dell’edificio. Secondo le indiscrezioni comunicate dal costruttore, si tratterebbe di un sequestro preventivo e o tecnico, emesso per verificare se un trasferimento di cubatura fatto in corso d’opera, fosse o meno ammissibile.
“Abbiamo investito 14 milioni di euro, abbiamo fatto tutto in regola e con tutti i permessi. Dimostreremo il tutto agli inquirenti”, è il commento del proprietario che si dichiara tranquillo.
L’apposizione dei sigilli di questa mattina pone comunque fine ad una delle curiosità più forti dei cittadini di Fiumicino. Tutti infatti, nell’ultimo anno, si sono domandati almeno una volta, passando davanti il cantiere, il motivo della mancata vendita degli appartamenti. C’era chi parlava di infiltrazioni mafiose, chi invece di cedimento strutturale del palazzo. Ora una parte delle voci infondate, almeno, saranno messe a tacere.
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