Impossibile avere contatti!!
E’ impossibile avere contatti reali con l’Assessorato alla Cultura, si è smarrito?
Misteri: ha o non ha cambiato sede? Doveva esserci uno spostamento degli uffici, il numero di telefono sarà lo stesso? Sarà cambiato? Per averlo, bisogna superare con più telefonate al centralino del Comune, la confusione della rubrica che viene aggiornata, in un modo non sempre chiaro, lo affermo a causa delle incertezze delle voci di coloro che mi rispondono.
Comunque da molto ormai ho un numero, pare quello vero.
Insomma ho bisogno di parlare con l’Ufficio dell’Assessorato alla Cultura, ho bisogno di un appuntamento, non posso esprimere le mie idee, proposte didattiche, per iscritto con una mail. E’ necessaria una spiegazione dal vivo, e questo lo stabilisco io, io che lo so, non altri, cosa sto costruendo. Non ho timori di ricevere una risposta negativa al progetto, né ho intenzione di fare pressione per far accettare la mia idea, ma pretendo che un ufficio pubblico, in più “Cultura”, dia la possibilità di farsi trovare, perché è suo compito esserci, per ciò che rientra sotto la voce cultura, e non comportarsi con sufficienza verso chi non appare importante.
Ho idee a favore della bella figura che il Comune potrebbe fare, in una scuola, ma l’Assessorato questo non lo sa.
Come persona e cittadina non devo sguinzagliare segugi o tentare di “entrare” e avere il contatto per vie non trasparenti o tramite conoscenze, non lo voglio.
Sento che per il rispetto che devo avere per me stessa e per il mio lavoro, rispetto che se non puntualizzo non posso comunicare ad altri come valore importante, non posso accettare questa penosa ricerca di udienza, come fosse un’elemosina: un telefono dal numero esatto che squilla e squilla e squilla senza risposta, a tutte le ore, da un mese e più. Mi confido: ho anche un cellulare: ma non lo uso, so che devo usare le strade ufficiali.
A malincuore, molto a malincuore, due giorni fa, via mail, ho comunicato questa difficoltà ai diversi dirigenti dei settori scuola e istruzione, e ovviamente alla segreteria del Sindaco.
Esserci, dare un’indicazione di orario per poter comunicare con un ufficio, pubblico, ufficio che si occupa di cultura, è normale, non lo è il contrario. Non vale invitare i cittadini a scrivere usando la rete, non vale perché la risposta è improbabile, cosa che per educazione invece si deve fare, anche per legge, e perché ci sono cose che possono essere comunicate e capite solo se fatte in modo diretto, di persona. E ancora di più non vale il messaggio: “abbiamo tante cose ora da fare”, e così, con questa frase, il rispetto vola via. E allora: organizzatevi.
Metterò un manifestino per ritrovare l’Ufficio Cultura e alla fine ci parlerò ne sono sicura, ma ora, per il raccapriccio che provo per essermi costretta a scrivere quello che ho scritto, prima al Comune e adesso come lettera ai giornali, non è detto che poi sarò io quella che vorrà condividere un’esperienza.
Lettera inviata da: Daniela Albanesi
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