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Autovelox: il Comitato Patto per Torrimpietra da una sua risposta all’Assessore Petrarca

“Abbiamo letto con sincero sbigottimento quanto riportato il 7 maggio su alcuni quotidiani

a proposito di un comunicato rilasciato dall’Assessore Petrarca. In esso vengono espresse alcune considerazioni poco attendibili ed altre palesemente false che, se confermate, porrebbero la Giunta Canapini di fronte a un sicuro discredito da parte della cittadinanza. Ma andiamo con ordine. Riguardo la taratura dell’autovelox, in molti sapranno che trattandosi di un sistema digitalizzato, in cui le informazioni vengono elaborate da vari software e subiscono vari passaggi ed elaborazioni, la certificazione, ammesso che risulti e sia corretta,  può riguardare l’origine del dato, ma non tutte le fasi del processo che portano alla notifica. Facciamo un esempio concreto: l’autovelox identifica un’automobile che viaggia a 44 km/h, nelle varie procedure potrebbe benissimo esserci un comando che trasformi il dato originale ‘aggiungendo’ un fattore 10: all’epoca delle strumentazioni analogiche questo era praticamente impossibile ma oggi come oggi è facile come bere un bicchier d’acqua. Inoltre, la certificazione potrebbe essere valida al momento contestuale della verifica, ma potrebbe essere facilmente elusa da remoto tra una verifica e l’altra. Questo non significa che Fiumicino abbia adottato con certezza queste procedure truffaldine, ma altrettanto la certificazione, eventuale, SIT di per sé stessa non potrebbe mai dimostrare la correttezza dell’intero processo: per questa ci vorrebbe lo studio di tutti i passaggi informatici intercorsi nel tempo, una mole di dati smisurata, di difficile interpretazione e soggetta alle leggi sulla privacy alla stessa stregua delle intercettazioni. In sintesi, né noi né loro possono consegnare una prova certa e definitiva.
Riguardo agli strumenti degli automobilisti definiti ‘fantomatici’, chiediamo all’Assessore di documentarsi prima di fare affermazioni gratuite: esistono da tempo strumenti, per esempio l’Unibox, che sono stati ritenuti validi da molti Giudici e non solo di pace, ai fini probatori: nel nostro caso non abbiamo potuto approntare tutto l’impianto probatorio a regola d’arte semplicemente perché gli eroici automobilisti hanno autonomamente fatto l’esperimento senza, diciamo così, una valida giuria, in quanto il loro scopo era dimostrare per prima cosa a sé stessi di essere stati ed essere tuttora in regola, in modo da sentirsi autorizzati ad avviare procedimenti penali con la coscienza a posto.
Riguardo alla tolleranza dichiarata di 55 km/h, l’Assessore dimentica che i 5 km/h minimi previsti dalla legge sono a tutela degli automobilisti per ciò che riguarda difetti intrinsechi dei tachimetri o la parallasse della visione degli stessi, e non comprendono le tolleranze ‘interne’ di sistema che dovrebbero essere conteggiate a parte. Dagli studi tecnici del sistema stesso si evince pertanto che andrebbero assommati alla tolleranza ulteriori 2-3 km/h in media.
Riguardo alla segnaletica, Petrarca perde una grande occasione per restare in silenzio. Ammesso e non concesso che oggi sia a norma, sostanzialmente lo è, ma se volessimo cavillare ci sarebbe molto da dire, perché l’Assessore continua a negare che fino a poco più di un anno fa tale segnaletica era assente o incongruente o irregolare come dimostrano fior di foto e filmati? Perché il Comune si permette di autocertificare la regolarità da sempre di detta segnaletica innescando un falso ideologico palese? E infine perché su questo argomento tutti continuano a evitare un sano e civile contraddittorio? Quindi il fatto di affermare che il consigliere Calicchio dichiari il falso, usando l’indicativo e non il condizionale come sarebbe giusto, è di enorme gravità specie se proveniente da una tale autorità. Naturalmente il consigliere Calicchio non ha alcun bisogno di Com.Pat.Tor. per difendersi, sa benissimo farlo da solo, ed infatti stà operando politicamente e istituzionalmente al meglio al fine di salvaguardare gli elementari diritti della sua cittadinanza. Approfitto per ribadire con forza che l’impegno di Com.Pat.Tor. è assolutamente apolitico, bipartisan e trasversale, ed ha come unico obiettivo l’emersione della verità indipendentemente dal colore politico di qualsivoglia attore in campo.
Riguardo al miglioramento dei livelli di sicurezza, dispiace notare come la base delle statistiche del comune di Fiumicino si modifichi a seconda delle circostanze. Se da una parte il territorio in esame non ha mai avuto un grado di pericolosità tale da richiedere persino una suggestiva deroga prefettizia, laddove ben altri tratti ricadenti nello stesso comune ne avrebbero avuto maggior bisogno, lo stesso raffronto statistico tra il prima e il dopo non ha alcuna valenza scientifica trattandosi di numeri poco significativi, se si passa da un morto all’anno a zero, si può forse dire che c’è stata una diminuizione del 100% della mortalità?. Inoltre, allorquando l’incidentalità fosse realmente calata, ciò sarebbe da attribuirsi alla diminuizione del traffico veicolare: come verificato dalle statistiche sui passaggi al casello autostradale di Torrimpietra del 2009, le ultime consolidate, molta gente, intimorita dalla certezza di essere sanzionata per il solo passaggio davanti all’autovelox, ha preferito, quando possibile, pagare l’autostrada: in questo modo, diminuendo in modo sostanziale il numero di veicoli transitanti, le possibilità di incidente calano proporzionalmente, pertanto il confronto, qualora veritiero, si baserebbe su popolazioni statistiche differenti.
Infine il fatto che oggi come oggi solo lo 0,55% degli automobilisti, ammesso che il dato sia veritiero, venga multato sarebbe semplicemente dovuto alla straordinaria diffusione mediatica nazionale dello scandalo, Torrimpietra e di conseguenza al terrore, facilmente individuabile solo osservando i volti degli automobilisti che passano per l’ameno paesino, di incorrere in ingiuste sanzioni che ‘spingerebbe’, si fa per dire, a transitare a 30 km/h, di fatto rendendo la viabilità complessiva persino più pericolosa. L’assessore Calicchio pertanto si schiererebbe, ammesso che il termine sia opportuno, con tutti coloro che hanno ricevuto notifiche per infrazioni mai commesse, per tutti i motivi ormai ampiamente discussi, nel passato, e la cui percentuale dovrebbe attestarsi su un valore che è più o meno cento volte quello odierno! E se anche le notifiche ingiuste riguardassero un solo automobilista, o l’un per mille di coloro che transitano, chi ama davvero la giustizia e non ha meri interessi di cassa farebbe benissimo a salvaguardarne gli interessi”.
 
Lettera inviata da: Marco Dominici  Presidente del Com.Pat.Tor. (Comitato Patto per Torrimpietra)

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