Sono passati otto anni dall’avvento del Centrodestra nel nostro Comune e alcune domande dopo tutto questo tempo sorgono spontanee
Dove sta in primis il Sindaco, la sua maggioranza di Governo del Pdl e i loro soci, cosa dicono delle esternazioni della Polverini (Pdl) sulla collocazione di una discarica nel comune di Fiumicino, cosa dice il Sindaco del raddoppio dell’aeroporto Leonardo da Vinci, ora che si appresta anche a entrare nel Consiglio d’Amministrazione dell’ADR, prenderà posizione in difesa della cittadinanza o parteciperà supino allo smembramento del territorio.
Nel comune di Fiumicino la qualità della vita negli ultimi anni e notevolmente peggiorata, sono aumentati i residenti e sono diminuiti i servizi, primi fra tutti quelli alla persona, siamo passati da un servizio diffuso sul territorio con un grosso numero di assistiti, a numero molto basso di assistenze a costi più alti avendo inserito ultimamente anche la partecipazione dell’assistito al costo del servizio, altri servizi come il tele bus sono stati aboliti, le rette scolastiche della mensa e degli asili sono lievitate, i tempi di chiusura degli asili durante le festività si sono allungati creando notevoli difficoltà ai genitori che lavorano.
La cultura è stata dimenticata, si favoriscono solo iniziative che presentano un retroterra politico, le grosse potenzialità del nostro territorio ambientali e archeologiche sono ignorate e l’ambiente o e distrutto o e dimenticato.
La gestione dei rifiuti è sottovalutata, non esiste all’interno del nuovo bando dei rifiuti un piano organico per affrontare complessivamente il problema non ci sono soldi per la diversificata, gli unici risultati che quest’amministrazione ha messo in campo sono stati quelli di aumentare le tariffe del quaranta percento e diminuire il servizio, inoltre non si dice una parola “sulla” ventilata ipotesi di una discarica sul nostro territorio.
Nessuna grande opera è stata cantierizzata, assistiamo solo al proliferare di rotonde alcune utili altre inutili, alla costruzione di nuove strade come quella che passa dentro Villa Guglielmi che se contestualmente non si fa il nuovo ponte quella strada oltre che a portare di nuovo il traffico all’imbuto del Ponte Due Giugno contribuirà a portare solo degrado e inquinamento all’interno dell’unico polmone verde presente a Fiumicino paese.
Non si ha la capacità di pensare a nuove alternative viarie, su quelle esistenti non s’interviene vedi via Coccia di Morto che si potrebbe allargare, creando magari una pista ciclabile, piste ciclabili che si potrebbero costruire sugli argini del fiume così come ha fatto il comune di Roma.
Negli ultimi anni nel nostro territorio abbiamo perso per incapacità o scelte politiche, tutta una serie di servizi come due posti di primo soccorso via degli Orti e Torrimpietra, l’ufficio di collocamento, gli uffici dell’Italgas e dell’Enel.
Per altre responsabilità abbiamo perso il treno, che qualcuno si era impegnato a riportare a Fiumicino, finirà il suo mandato e l’unico risultato che quest’amministrazione e il suo sindaco sono riusciti a portare a casa è stato quello di aver tolto l’unico mezzo che ci collegava con l’aeroporto (per giunta gratuito), rendendo a oggi quasi impossibile colmare quei tre chilometri che ci separano dal Leonardo da Vinci.
Il nostro sindaco finirà il suo mandato lasciando in eredità un porto turistico che stenta a decollare, anche per responsabilità delle scelte messe in campo dalla Polverini e dal Sindaco Alemanno che alcuni giorni fa hanno avvallato il raddoppio del porto di Ostia, scelta che per ovvi motivi penalizzerà il decollo del Porto della Concordia che sempre più si sta trasformando in Porto della Discordia, poiché l’unico risultato raggiunto e quello di aver degradato tutto il tratto che va dal lungomare al vecchio faro, il nostro sindaco lascerà magari andando a occupare nuovi incarichi, lasciando a tutti il dubbio se Fiumicino debba o no diventare una pista d’atterraggio e magari gli abitanti di Fiumicno Focene e Maccarese diventeranno parte integrante del sedime aeroportuale, con buona pace di chi pensa che queste grandi trasformazioni debbano essere condivise dalla gente e che il sindaco ha l’obbligo morale di essere il garante della salute dei cittadini cosi come recita il primo articolo degli obblighi di un sindaco.
Il raddoppio del Leonardo da Vinci sarà se realizzato la più grande trasformazione che potrà avvenire nel nostro comune dagli anni sessanta.
Il sottoscritto cosi come molte altre persone pensano che in ultima istanza si possa procedere alla richiesta di un referendum sul territorio di Fiumicino per esprimere consenso o dissenso all’ipotesi di raddoppio del Leonardo da Vinci.
Quanto detto e molto altro ci sarebbe da dire, dovranno essere i temi sui quali il centrosinistra di Fiumicino dovrà imparare a confrontarsi sia al suo interno sia con tutta la popolazione cercando sempre più di coinvolgere la gente comune nelle discussioni di come pensiamo debba svilupparsi il nostro comune, queste elezioni amministrative di questi giorni stanno lanciando un grande appello all’unità, uniti si vince e si possono creare le basi affinché oltre ai partiti la gente comune ritorni a interessarsi alla vita del paese, scrollandosi di dosso quel qualunquismo che il governo Berlusconi ha cercato di infilare nella testa della gente, cercando di far passare il concetto del qualunquismo, l’unità e il valore aggiunto che la sinistra in primis ma anche tutto quel centro illuminato, può diventare il volano per rimettere in moto il paese compresa l’Italia intera.
Lettera inviata da: Domenico Di Marco, Dirigente Circolo Sel di Fiumicino