Da marzo l’afflusso turistico ha subito un calo del 20%
In riferimento all’articolo sulla tassa di soggiorno apparso sulla mezzi d’informazione il 7 maggio, con piacere apprendiamo dal Vice Presidente del Consiglio comunale, Raffaello Biselli (Città Nuove) e dal Consigliere comunale del Pdl, William De Vecchis, l’intenzione di voler riparare all’errore iniziale relativo all’introduzione della tassa su chi soggiorna nella Nostra Città. Prendiamo atto di questo e li ringraziamo, il nostro plauso va anche a quei consiglieri di opposizione che non l’hanno votata, come il consigliere dell’Idv, Claudio Cutolo che con il suo voto contrario ha espresso tutto il suo dissenso.
Dal mese di marzo 2012 l’afflusso turistico nelle strutture ha subito un calo di presenze pari al 20% nonostante l’abbassamento delle tariffe. Iniziativa non sufficiente a garantire utili di impresa.
In Italia su tutto il territorio nazionale ci sono ben 8092 Comuni, di questi solo 480 hanno adottato la tassa di soggiorno e tutte le loro Federazioni e Associazioni sindacali di categoria hanno fatto ricorso al TAR con istanza di sospensione o impugnazione. Inoltre facciamo presente che nel Lazio ci sono 378 Comuni, e di questi solo 23 hanno adottato la suddetta tassa.
Si evidenzia infatti che tra i nostri vicini di casa tra cui i Comuni di Sabaudia, Latina, Aprilia, Anzio, Nettuno, Ardea, Pomezia, Torvaianica, Ladispoli, Cerveteri, S. Marinella e Civitavecchia non l’hanno nè adottata nè hanno tantomeno intenzione di farlo. In base a ciò, come ben si sa, la Federazione del Turismo di Fiumicino ed altri in data 23 marzo 2012 hanno fatto ricorso al TAR con istanza sospensiva contro il Comune di Fiumicino per l’imposta di soggiorno.
La Nostra Federazione che ammonta a 4500 addetti si batterà per il suo annullamento, poiché è lecito chiederci come sia mai possibile che il nostro amato Comune debba ancora una volta subire il fascino delle direttive di Roma in merito a certe scelte come appunto l’imposta di soggiorno. Infatti gli unici a trarne vantaggio da questa decisione sono i Nostri colleghi albergatori romani, felici per ovvie ragioni di concorrenzialità. Ma quale concorrenzialità? Loro hanno San Pietro, il Colosseo, la Fontana di Trevi, il Bernini, noi non abbiamo niente, beneficiamo esclusivamente di inquinamento atmosferico e acustico. Ricordiamo inoltre che a Roma il soggiorno dura minimo 3 notti, nella Nostra Città di Fiumicino i turisti si fermano appena 12 ore, si tratta dunque esclusivamente di un turismo mordi e fuggi.
Vogliamo sperare che il Sindaco e gli altri consiglieri della maggioranza riflettano su questa nuova tassa che in questo difficile momento in cui l’esasperazione della piccola e media imprenditoria soffocata dal Fisco sta sfociando in numerosi, gravi, tristi episodi e azioni disperate.
Non appena la delibera numero 63 del 21 dicembre 2011 sarà definitivamente annullata, la Federazione del Turismo di Fiumicino sarà ben lieta di mettersi a disposizione per un tavolo di lavoro con l’obbiettivo di disegnare e promuovere iniziative concrete per uno sviluppo turistico e occupazionale per la Nostra Città.
Lettera inviata da: Quirino Secci, presidente della Federazione del Turismo di Fiumicino e Alfredo Ingrosso, segretario della Federazione del Turismo di Fiumicino
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