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Invito al Sindaco

Due passi sulla banchina


Gentile Sindaco sono tra coloro che hanno votato per il Suo schieramento e le vorrei rivolgere rispettosamente un invito, ma lo farei anche se non lo avessi votato perché in ogni caso Lei è il mio Sindaco.
Troviamoci una mattina, ma senza annunciarlo con araldi e trombe, all’inizio della banchina di destra dei Tevere, quella per intenderci dalla parte di via di Torre Clementina, iniziando da Ponte due Giugno fino ad arrivare al piccolo faro al termine della banchina.
Sarebbe un interessante cammino, si potrebbero osservare tutti i materiali di alcuni pescatori accatastati alla “come capita” lungo il percorso, assieme a robe bruciate e lasciate marcire. E poi miriadi di bottiglie, bottigliette, lattine e quant’altro. Potremo vedere anche motorini parcheggiati, reti stese ovunque e residui di lavorazioni varie sparsi al suolo.
Proseguendo dopo la passerella mobile potremo anche trovare scatole di polistirolo abbandonate, residui di vendite di pesce non proprio igieniche che comunque prosperano su questa banchina.
Infine potremo osservare la mancanza completa di qualsiasi dispositivo atto alla raccolta dei rifiuti.
Se invece facessimo tale passeggiata il pomeriggio potremo trovare diverse persone che vendono pesce di dubbissima freschezza, senza che alcuno, delle istituzioni preposte, avvii qualche controllo. Anzi spesso viene il dubbio che la parola “controlli” sia svanita dal vocabolario e dalla pratica negli uffici competenti.
Sempre di pomeriggio si potrebbe vedere come tali banchine siano meta di passeggio, purtroppo molto ostacolato dalle suppellettili depositate ovunque e che costringono a transiti pericolosi, sia per possibili inciampi, sia per il vicino specchio d’acqua. Tanto che viene da porsi il problema: chiudere tutto e lasciare che i pescatori facciano il proprio comodo sulle banchine oppure consentire il transito ai “civili” però controllando che ciò sia possibile anche dal punto di vista della sicurezza oltre che da quello igienico.
L’ultima osservazione riguarda coloro che caldeggiano la costruzione del porto come indispensabile per il turismo. Ma il turismo “dè che”?
Passeggiare e vedere quello schifo su descritto. Oppure in giro per la Città che offre: NIENTE!
Una città che è stata scippata dalla costruzione di Parco Leonardo etc. Una città dove il sabato si incontrano dieci, dodici persone in giro, mentre basterebbe andare nella vicina Ostia (sulla quale ci sarebbe pure da dire parecchio) dove sui marciapiedi si passa a fatica per la gente che circola anche per il gran numero di negozi aperti.
Se non fosse tragico sarebbe divertente. Si fa il porto ed automaticamente nasce il turismo! Anche se c’è nulla da vedere, negozi da visitare, siti importanti da scoprire. Certo si potrebbero attivare dei bus-navicella con unica direzione: Porto – Parco Leonardo!
Saluti Gentile Sindaco, mi faccia sapere se è interessato all’escursione che Le ho proposto.
 
lettera inviata da: Claudio Soldi
 
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