La situazione per noi residenti è diventata insostenibile
Spett.le Redazione di Fiumicino Online, mi rivolgo nuovamente a voi per portare alla luce un problema che affligge ormai da troppo tempo la nostra comunità: l’abbandono incontrollato di rifiuti lungo il ciglio di Via Castagnevizza a partire dalla sua intersezione. La situazione per noi residenti è diventata insostenibile e ogni giorno siamo costretti ad assistere a uno spettacolo desolante, con cumuli di spazzatura di ogni tipo, dai rifiuti domestici a quelli industriali, disseminati lungo la strada.
Purtroppo, non è la prima volta che mi trovo costretto a denunciare questo problema. Ben 11 anni fa, avevo già inviato a questa redazione una lettera, lamentando le stesse problematiche. Da allora, nulla è cambiato. Anzi, la situazione sembra peggiorare giorno dopo giorno. È evidente che non sono stati presi provvedimenti adeguati per arginare questo fenomeno di degrado.
È giunta l’ora di agire con decisione. Non possiamo più permettere che la nostra via, che attraversa una delle zone più verdi di Fiumicino, continui ad essere trattata come una discarica a cielo aperto. Le conseguenze di questa incuria non sono solo estetiche, ma hanno un impatto diretto sulla qualità della vita di noi residenti e sulla nostra salute.
Allego a questa mia lettera delle foto scattate stamattina, e un video che ho girato il 2 agosto scorso dalla finestra di casa, intorno alle 22:30. Nel filmato si vede chiaramente un signore a cavallo di una bicicletta (vedi foto) che, con estrema nonchalance, abbandona un sacco nero pieno di rifiuti sul bordo della strada. Questo episodio è solo uno dei tanti a cui siamo costretti ad assistere quotidianamente.
Faccio appello all’Assessore Costa, che tanto si sta spendendo per il decoro di questa città, affinché intervenga con urgenza e serietà. Auspico vivamente che almeno una delle foto trappole, che questa Amministrazione ha deciso di installare per combattere l’abbandono dei rifiuti, venga posizionata su Via Castagnevizza nel tratto in questione. Solo con un monitoraggio continuo e sanzioni severe potremo sperare di arginare questo fenomeno.
Noi, figli dei bonificatori dell’Isola Sacra, ci auguriamo che questa volta il nostro appello venga preso seriamente. È in gioco la dignità della nostra comunità e il rispetto per il territorio che i nostri avi hanno con tanta fatica strappato alle acque.
Lettera inviata da: Michele B.
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