“FR5, i pendolari della linea vivono fortissimi e continui disservizi e disagi”
Con l’entrata in vigore dei nuovi orari, pur mantenendo la stessa offerta sulla FR5, da lunedì 12 dicembre i pendolari della linea vivono fortissimi e continui disservizi e disagi. Infatti tutti gli orari di tutti i treni sono cambiati almeno di 3 minuti, alcuni anche di 7 e questo ha comportato per i pendolari il rimanere a terra perché arrivati in ritardo rispetto al nuovo orario (ma puntuali per quello precedente….).
Ma non sono solo questi i disagi, per cui oggi scrivo questa mia denuncia pubblica, ma sono quelli causati dalla manutenzione/revisione straordinaria dei treni vivalto utilizzati su tutte le linee regionali (non solo la FR5), che Trenitalia ha disposto, con conseguenti disagi a causa del fatto che in questo periodo, alcuni treni vengono composti con altro materiale (meno capiente) e addirittura a carrozze ridotte.
Succede che il treno 3255 da Grosseto, che ferma a Ladispoli alle 08:00 arriva con sole 4 carrozze nonostante il Contratto di Servizio con la Regione ne preveda non meno di 5, per un totale di circa 500/600 pendolari, chiaramente già a Civitavecchia si riempie, trovando i pendolari difficoltà a salirci sopra già a Santa Marinella e Cerenova (Cerveteri Marittima), quindi a Ladispoli/Cerveteri e stazioni successive (Palidoro, Maccarese ed Aurelia) non è possibile salire, e i fortunati (o malcapitati) pendolari già a bordo treno, sono a rischio asfissia.
Ed i risultati si sono visti: martedì 35 persone rimaste a terra tra Maccarese ed Aurelia, mercoledì 30 persone sono rimaste a piedi a Maccarese anche col treno successivo, dovendo poi rimanere a terra ad aspettare il treno seguente, che viaggiava con tre quarti d’ora di ritardo, per oltre un’ora.
Trenitalia cosa ha pensato di fare oggi Giovedì 15 dicembre? Il treno 7147 che nasce e parte da Ladispoli alle 07:39 è per molti pendolari una salvezza e molti anticipano il proprio arrivo a Roma prendendo questo treno piuttosto che il successivo 3255 delle 08:00 perché non capiente. Ebbene giovedi 15 proprio questo treno salvezza, che arriva da Roma, è stato fatto terminare la sua corsa a Maccarese, anziché farlo proseguire per Ladispoli e prendere servizio, perché in ritardo di 8 minuti, ritardando la partenza da Maccarese alle 8 si è fatto sì che “solo” una decina di persone siano rimaste a piedi sul 3255, ma così facendo le centinaia di pendolari di Ladispoli, in attesa dalle 07:35 del treno 7147, hanno dovuto aspettare 1 ora per riuscire a prendere un treno per Roma, e la stessa cosa i 150 pendolari e più di Palidoro,la stazione posta tra Ladispoli e Maccarese.
Infatti soppresso il treno 7147 delle 07:39, il treno 3255 successivo delle 08:00 composto di sole 4 carrozze non ha potuto soddisfare la doppia domanda di pendolari alla stazione di Ladispoli (treno delle 07:39 e treno delle 08:00) circa 600, e solo il treno 3257 a Ladispoli alle 08:28 è riuscito a dare risposta ai pendolari di Ladispoli e di Palidoro. Solo dopo 1 ora di attesa, e chiaramente, tutti stipati come sardine.
Chiaramente ad Aurelia, alcuni pendolari sono rimasti a terra, lo stesso. In Ultimo, ecco la ciliegina sulla torta di Trenitalia. E’ da martedì che apposta alla stazione di Maccarese un servizio di bus sostitutivi al treno per evitare che i pendolari di Maccarese rimangano a terra, e quindi trasportati a Roma con i bus, servizio pagato ma non utilizzato.
Infatti nessun addetto di Trenitalia, neanche gli autisti, hanno dato informativa riguardo a questo servizio e i pendolari (anche quelli rimasti a terra in questa settimana) assistevano ad un “miraggio”, perché nessuno li informava sulla possibilità di utilizzarli!
Anche oggi, piuttosto che fermare il treno da Roma verso Ladispoli a Maccarese e lasciare a piedi per 1 ora le centinaia di pendolari tra Ladispoli e Palidoro, perché Trenitalia non si prodigava per informare e attivare realmente il servizio di bus?
La conclusione è che a parte i motivi, sicuramente più che validi per la revisione/riparazione dei vivalto da parte di Trenitalia, peraltro programmate, il Comitato Pendolari Litoranea Roma Nord non capisce, non condivide e non accetta, questo tipo di scelte “ritardate” di Trenitalia, che comportano ulteriori e maggiori disservizi a molti tanti altri pendolari e costi senza ritorno di servizio (bus navetta a Maccarese) non utilizzato perché non pubblicizzato), inoltre anche tra marzo ed aprile di quest’anno sono state approntate delle manutenzioni straordinarie, perché i treni di altre linee si erano guastati…E’ inutili accampare scuse su supposte vandalizzazioni di alcune carrozze di fronte a revisioni programmate, ed in ogni caso non sarebbe meglio i soldi spenderli allora per un servizio di vigilanza? Almeno questo sarebbe un costo per servizio reso e non regalato. Anche se siamo sotto Natale, ricordiamoci tutti che siamo in forte crisi economica, con scarsissime disponibilità, dovremmo essere tutti più accorti alle spese che si sostengono, Trenitalia compresa.
Lettera inviata da: Roberto Oertel, Presidente Comitato Pendolari Litoranea Roma Nord