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Nuove banchine molo nord

I turisti ed i cittadini si aspettano una risposta


Abbiamo ricevuto, in questi ultimi giorni, molte lettere dove si parla delle barriere architettoniche presenti nella realizzazione delle nuove banchine, realizzate sulle due sponde della Fossa Traianea che attraversa la nostra città. I cittadini restano confusi dalle dichiarazioni dove da una parte si parla di protezione della città e non di spazio per passeggiare, mentre dall’altra si dice che servono anche per poter godere dello spazio potendoci accedere liberamente. Abbiamo scelto di pubblicare la lettera del Sig. Fabrizio, che ci sembra d’aver capito che è un nostro assiduo lettore, e questo ci fa piacere, per poter affrontare le problematiche presenti e cercare di trovare una soluzione ottimale.
 
Gentile direttore di Fiumicino Online, le scrivo questa mia lettera per cercare di capire qualcosa circa la realizzazione delle nuove banchine a nord e sud della Fossa Traianea di Fiumicino. Sto leggendo sul vostro organo di informazione tutti gli articoli che mettono in bella mostra le barriere architettoniche che impediscono ai disabili di poter accedere e questo mi meraviglia molto.
Non le nascondo la delusione nel leggere le dichiarazioni del delegato ai rapporti con l’Autorità Portuale, Luigi Satta, pubblicate da Fiumicino Online, dove dice: “le due nuove banchine a nord e a sud della Fossa Traianea, sono realizzate come argine protettivo contro l’esondazione del Tevere e non per la passeggiata. Morale; lì le persone non potrebbero proprio andarci” (clicca qui).
Dopo queste sue dichiarazioni, vorrei chiedere al Sig. Satta, ma allora perchè nella realizzazione della nuova banchina nord, lungo via Torre Clementina, sono state realizzate molte scalinate? Non mi venga a dire che servono per i pescatori, perchè non credo abbiamo bisogno di scalinate così imponenti. Tanto imponenti da togliere ampio spazio ai parcheggi, già insufficenti.
Inoltre vorrei far presente che in un altro articolo, pubblicato sempre da Fiumicino Online, in data 2 marzo 2012 (clicca qui), il Dott. Massimo Soriani, responsabile dell’Autorità Portuale di Fiumicino, aveva dichiarato “il progetto prevede la divisione dei due piani, lungo il tratto calpestabile, con delle fioriere e delle ringhiere, per dividere lo spazio riservato a chi vuole fare una passeggiata lungo il molo, dalla zona dove vengono attraccate le imbarcazioni. Inoltre prevediamo la realizzazione di tre rampe di accesso con degli scivoli, una dove attualmente ci sono gli scalini accanto al ponte Due Giugno, la seconda lungo viale Traiano e la terza all’altezza della passerella pedonale”.
Bene, nulla è stato fatto se non quella lunga discesa all’altezza del ponte Due Giugno, dove il Sig. Roberto Cini ha messo in luce la problematiche dello scalino lasciato all’inizio della salita. Insomma che delusione, a volte mi sembra di vivere in una città che vive ancora molto indietro negli anni.
 
Lettera inviata da: Fabrizio
 

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