“La Regione Lazio sa che Fiumicino è la miniera di diamanti del Lazio”
In politica è cosi, l’incapacità o l’assenza di un rappresentante istituzionale sul territorio, viene immediatamente percepita dagli avvoltoi della politica più ampia e decisamente più potente. Questo è quanto sta succedendo sul nostro territorio. L’assenza o silenzio della politica a Fiumicino, sta favorendo le aggressioni e l’ingerenza sui nostri interessi da parte della Regione Lazio che si è di fatto autoeletta a guida del
nostro comune.
Questa percepisce che l’indecisione di coloro che avevano delega di rappresentatività è oramai all’estremo. La Regione Lazio sa che Fiumicino è la miniera di diamanti del Lazio, sa che gli investimenti per quanto riguarda i rifiuti si possono fare con grandi introiti finanziari presso di noi. La Regione Lazio, sa che grandi infrastrutture, vedi ponti porti, continui lavori in corso e riparazioni di strade, continue opere di asfalto dove le società appaltatrici oramai non si contano più, possono essere alibi per richiedere continui finanaziamenti sia a livello nazionale che europeo.
Possiamo dire che Fiumicino è il laboratorio per speculazioni e interessi finanaziari. La Regione Lazio non può essere per noi gente di fiume la vera madre e matrigna delle nostre decisioni.
Il piano casa è la sua approvazione, hanno dimostrato che il commercio edile, alla faccia della custodia dell’ambiente sarà qui da noi, l’ennesimo scempio urbanistico che si associerà a quelli già vissuti.
In questi giorni, la finta conflittualità tra sindaco di Roma e presidente della regione, che si contendono l’abilità di rappresentanti dei cittadini, sta solamente annoiando decisamente chi come noi, ha capito e rigetta il ruolo di “cavia-politica”.
Lettera inviata da: Alfonso Perrella (Op.Ind.)