Agli amministratori chiedo una maggiore attenzione, e ad alcuni cittadini e cittadine chiedo un maggior rispetto
Gentile redazione di Fiumicino Online, qualche giorno fa, mi è capitato di leggere una lettera pubblicata da voi sulla sporcizia presente nel parco di Villa Guglielmi. È un luogo a cui sono molto affezionata per via dei tanti ricordi di quando ci giocavo da ragazzina, insieme agli altri bambini. Il parco era molto più selvaggio di oggi, c’erano molti più pini e tante palme: una vera goduria durante le estati calde.
Villa Guglielmi era anche un pò il mistero, per quel verde e per la villa diroccata. Non c’erano le attrazioni di oggi e a volte, prendendosi qualche rischio, il gioco consisteva nell’esplorare quei ruderi, sfidando anche le sgridate dei genitori che ammonivano di non andarci.
Fiumicino, all’epoca, era una circoscrizione molto periferica del comune di Roma, cresciuta male, senza un piano regolatore e con poche strade asfaltate. Molti di noi abitavano in case che non avevano l’allaccio alle fogne e all’acqua all’interno. C’erano tanti campi liberi in cui correre (oggi i bambini se lo sognano), questo sì, ma i divertimenti erano scarsi e questa villa era il classico luogo bello che, anche se malconcio, dava lustro a un intero territorio non facile per tanti motivi. Rendeva più sopportabile viverci, per il verde e per la storia, che magari non conoscevi esattamente, ma si percepiva.
Non ci andavo da tanto tempo, ed è per via di questi ricordi che ho voluto fare un giro e vedere se ciò che era riportato nella lettera fosse vero o solo un’esagerazione. Non ho potuto fare un giro completo perché la recinzione interna, il sabato, è chiusa, ma per confronto con le foto pubblicate nella precedente lettera, a me è sembrato anche peggio. Qualche incivile ha addirittura lasciato una pentola agganciata al palo di uno dei cestini.
Se anche fosse vero che passano a ripulire il giorno dopo, anche se non mi sembra sia un’abitudine, viste le quantità accumulate, non è comunque piacevole né igienico vedere tutta quell’immondizia.
E, a essere sincera, la sporcizia non è l’unica forma di inciviltà che ho notato: a dispetto di un cartello all’entrata che lo proibisce, infatti, c’erano tanti cani liberi, anche di bere direttamente dal cannello delle fontanelle, da cui poi dovremmo bere tutti. Alcune persone presenti mi hanno detto che, nonostante il caldo, lasciano stare proprio per questo motivo.
Agli amministratori chiedo di evitare che il parco si riduca così, e ad alcuni cittadini e cittadine un maggior rispetto per gli altri.
Lettera inviata da: Marina S.
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