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Sequestro “Torri” all’ingresso della Città

Un altro bel regalo lasciato a Fiumicino dalla Giunta Montino

 

 

Come è noto il 22 ottobre la Guardia di Finanza ha sequestrato il complesso edilizio formato da locali commerciali e due torri residenziali di nove piani alti ben 30 metri, costruito all’entrata di Fiumicino di fronte al ponte Due Giugno, su disposizione della Procura di Civitavecchia, per presunte violazioni tecniche riguardanti principalmente le volumetrie e destinazioni d’uso degli uffici.

 

La stampa locale ha dato ampio risalto alla notizia limitandosi solo a segnalare il fatto senza entrare nel merito.

 

Da notare invece, il quotidiano Repubblica, che nell’articolo a firma Salvatore Giuffrida e Clemente Pistilli titolato “Torri di Fiumicino, sequestro per il palazzone con vista sul molo: l’immobile è abusivo”. L’articolo continua segnalando che l’immobile doveva segnare il rilancio della cittadina, che ospita l’aeroporto Leonarda da Vinci, ma la sua storia si chiude con un’inchiesta da 16 milioni di euro. E’ la fine di un grande sogno chiamato Torri di Fiumicino, per anni indicato come simbolo di rinascita urbana.

 

Non si comprende come mai, non sia stato dato ampio risalto al fatto che la costruzione del citato complesso è stata voluta e sponsorizzata per anni dalla precedente giunta Montino, e tutti ricordano che quando le torri furono unite da una passerella il citato, dopo alcuni trionfalistici comunicati stampa, si era fatto fotografare insieme al suo vice davanti al complesso edilizio.

 

Si viene ora invece a sapere, con stupore ed incredulità, dal Procuratore capo del Tribunale di Civitavecchia Dr. Alberto Liguori, che il complesso sembrerebbe essere stato realizzato in una lottizzazione abusiva ed in parte ricadente su area destinata a verde pubblico, senza validi titoli edilizi in quanto quelli originariamente ottenuti divenivano illegittimi a seguito di presentazione di continue varianti in corso d’opera, varianti e modifiche non conformi al permesso di costruire.

 

E’ da notare, infine, che nell’ipotesi in cui il costruttore non riesca a sanare quanto sopra contestato in tempi brevi, e che quindi si apra un processo, per alcuni anni (visti i tempi della giustizia), il complesso edilizio non potrà essere venduto e quindi rimarrà disabitato per lungo tempo. Un altro bel regalo lasciato a Fiumicino dalla Giunta Montino.

 

 

Lettera inviata da: Carlo Michieletto
Invia la tua lettera a: info@fiumicino-online.it

 

 

 

 

 

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