“Va realizzata una bretella a senso unico”
Il km 32,200 della via Aurelia, nel tratto compreso tra la casa cantoniera e il bivio di Valcanneto, considerato il numero degli incidenti stradali, può essere ritenuto il punto più pericoloso del circondario.
Basterebbe chiedere i dati alla Polizia Stradale e alle altre Forze dell’ordine, che spesso fanno i rilievi. Intanto, che fine ha fatto la proposta del comune di Fiumicino di realizzare una bretella a senso unico a valle del cimitero di Palidoro, con una rotatoria intorno al vivaio di Statua, così come venne approvata all’unanimità nella conferenza dei servizi tenuta presso la Regione Lazio il 9 aprile 2001 in via Capitan Bavastro?
A quella conferenza dei servizi erano presenti oltre ai rappresentanti dei comuni di Cerveteri, Ladispoli e Fiumicino, più direttamente interessati all’opera, anche i rappresentanti della Provincia di Roma, della Soprintentenza Archeologica per l’Etruria Meridionale, del C.B.T.A.R., dell’Autorità di Bacino.
Ovviamente non poteva mancare il rappresentante dell’ANAS, e l’Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Lazio, che pare avessero già pronti i 14 miliardi di vecchie lire, per realizzare un progetto che in quella sede si doveva acquisire. Forse molti neo aspiranti amministratori dei comuni di Cerveteri e Ladispoli, apparsi sulla scena solo di recente, non sanno che quel progetto prevedeva la realizzazione di un nuovo collegamento tra la via Aurelia e Valcanneto che, partendo, dal Km 33,500 della via Aurelia, con uno svincolo a sfiocco megalattico, attraverso i frutteti e gli uliveti delle “quote”, con un altro cavalcavia che superasse l’autostrada, correva verso la via di Ceri a nord della pineta di Statua, dove con un nuovo cavalcavia superasse la via di Ceri e attraverso vigne, carciofete e frutteti, si collegasse alla via Doganale nei pressi di Valcanneto. Su richiesta del rappresentante del Comune di Fiumicino, l’opera fu scartata perché ritenuta troppo costosa e troppo invasiva. Inoltre lasciava inalterato il traffico davanti al cimitero di Statua che va ampliato e dotato di un ampio e sicuro parcheggio.
Però, a quella proposta di rotatoria fatta dal comune di Fiumicino e votata all’unanimità, seguì un secondo progetto ancor più costoso del primo che prevede sì una bretella dal Km 31.200 e il km 33,100, tra il vivaio e la ferrovia. Ma a doppia carreggiata, con due cavalcavia a “salto di montone”: uno proprio di fronte al cimitero e l’altro dopo il benzinaio al km 31,200 verso Palidoro. In quel caso il tratto della vecchia gloriosa via Aurelia compresa tra i due cavalcavia sarebbe stata declassata a strada comunale e le attività commerciali nel tratto iniziale, della via Doganale, da Statua a Valcanneto avrebbero subito gravi perdite.
Intanto è sopraggiunta la crisi, e mancando gli 8 milioni di euro necessari per realizzare il nuovo mega progetto, che prevede anche un utilissimo “cavalca ferrovia” che colleghi direttamente la via Doganale all’ospedale Bambino Gesù è fermo in qualche cassetto in attesa di tempi migliori, mentre il traffico al semaforo di Statua è sempre più caotico e il numero degli incidenti continua a salire. Ora, vista la crisi galoppante e la moda delle rotatorie in tutta Italia, non sarebbe il caso di indire una nuova conferenza dei servizi che cancelli anche questo secondo progetto megagalattico per ritornare alla più sobria ed economica idea della rotatoria approvata all’unanimità nella conferenza dei servizi del 9 aprile 2001?
Una volta realizzata la rotatoria, il “cavalca ferrovia” per l’ospedale si può sempre realizzare con una somma molto modesta e, al casello ferroviario su via della Torre di Palidoro, dove prima cera un cancello che consentiva l’accesso alla Torre di Palidoro, si potrebbe istituire una nuova fermata del treno senza stazione, tanto utile ai cittadini di Valcanneto, Borgo San Martino e Ceri.
Lettera inviata da: Nicola De Matteo, Direttivo Lista Civica Perna
