“Quali altre sorprese ci riserverà ora il Comune?”
I cittadini che risiedono su via Maffettone e strade limitrofe hanno inviato una loro lettera al Sindaco Mario Canapini, agli Assessori Gino Percoco e Antonio Prete, ai dirigenti del settore Ambiente e Gestione del Territorio, al Comandante del corpo di Polizia Locale, Gianfranco Petralia e per conoscenza alla nostra redazione, per chiedere il ripristino del parco ad area a verde.
“Dopo che per tutta l’estate 2011 si è perpetrata la devastazione di Parco Bezzi, con l’arrivo dell’autunno 2011 i cancelli d’ingresso sono stati serrati con catene e lucchetti ed è stato apposto un cartello anonimo con su scritto ‘Parco chiuso per messa in sicurezza’.
Da novembre scorso ad oggi, per quasi 6 mesi, abbiamo atteso con ansia le cosiddette attività di messa in sicurezza che avrebbero dovuto consentire, secondo logica, la riapertura del parco con strutture e servizi rinnovati; l’attesa per l’inizio dei presunti lavori è risultata vana in quanto alla data odierna non sono stati effettuati interventi visibili, mentre si sono continuati a verificare episodi di vandalismo, questi invece sotto gli occhi di tutti, culminati nell’incendio di uno dei casotti adibiti a servizi igienici, peraltro mai resi funzionanti sin dalla loro inaugurazione e sui cui muri campeggiano anch’esse da lungo tempo scritte e disegni di tutti i generi, nessuno dei quali adatti a minori.
Miracolosamente il parco riapre, siamo arrivati al 27 aprile scorso, complice un presunto evento fieristico durato alcuni giorni, e da quel momento abbiamo assistito nuovamente alla sistematica violazione delle regole di Polizia municipale elencate sui cartelli installati nei pressi degli ingressi, nonché di quelle dettate dal senso civico (ad es. ‘vietato introdurre veicoli a motore’), il tutto con il patrocinio del Comune (così almeno recita il manifesto che pubblicizza la manifestazione), che però ben si guarda dall’imporre agli organizzatori delle manifestazioni ed ai vari operatori l’obbligo di rimessa in pristino stato e di pulizia delle aree utilizzate, con il risultato di restituire ai cittadini della zona un’area sporca e devastata sotto il profilo ambientale.
Gli abitanti di via Maffettone e dintorni si chiedono come sia possibile lasciare chiuso un parco impedendone l’utilizzo alla cittadinanza, proibendo ai nonni con i nipoti ed alle mamme con i figli di frequentare i ‘giardinetti’, costringendo i ragazzini a giocare per le strade ed in ultimo a riaprirlo, dopo tanto tempo, per una manifestazione, senza peraltro effettuare ‘la messa in sicurezza’ che ne ha giustificato la chiusura o almeno quelle migliorie che lo avrebbero reso più vivibile.
E’ appena il caso di evidenziare che nonostante i numerosi rifiuti prodotti e abbandonati in occasione delle varie manifestazioni effettuatesi, non è mai stato intensificato il servizio di raccolta della spazzatura né tantomeno mai pulita la strada, al cui dovere dell’amministrazione si sostituisce più di qualche cittadino di buona volontà.
Per quanto sopra rappresentato (facilmente riscontrabile ove se ne abbia la volontà e la voglia di farlo, in quanto sotto gli occhi di tutti), considerato che la pubblica amministrazione non può restare passiva e silente di fronte ad un tale scempio, gli abitanti di via Maffettone e strade limitrofe, come da precedente lettera, chiedono di ripristinare il parco ad area a verde, inibendo lo stesso alle pseudo-manifestazioni che inevitabilmente si concludono in invasioni di macchine, camion, giostre e stand, restituendo nel pristino stato il bene alla cittadinanza che ha la sola e semplice ambizione di utilizzarlo come area a verde”.
Lettera inviata da: residenti di via Maffettone e strade limitrofe
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