“Il nostro programma è contro il neoliberismo che sta mettendo in crisi da decenni famiglie, lavoratori e piccole e medie imprese”
“Il nostro territorio comunale il 25 settembre sarà chiamato come tutta l’Italia alle politiche nazionali – lo ricorda Luciano Piacentino, Responsabile territoriale Partito Comunista, che prosegue – Il nostro programma è contro il neoliberismo che sta mettendo in crisi da decenni famiglie, lavoratori e piccole e medie imprese“.
“Questi – aggiunge – sono i 9 punti per l’Italia. SOVRANITA: Uscita dall’Unione Europea e dalla Nato; ECONOMIA: Sovranità Monetaria, Politica Economica Espansiva. Programmazione Industriale e Nazionalizzazione dei Settori Strategici; SANITÀ: No all’obbligo Vaccinale e al Green Pass, Fine di tutte le Restrizioni Covid, Ricostruzione di una Sanità Pubblica e Universale e Investimenti nella Sanità di Prossimità; POLITICA ESTERA: Stop all’invio di Armi in Ucraina e Sanzioni alla Russia, Politica Estera Autonoma da qualsiasi Inflluenza Esterna, Posizione Neutrale e di Mediazione dell’Italia; LAVORO: Piena Occupazione anche attraverso un Lavoro di Cittadinanza, Salario Minimo a 1.200 Euro al Mese. Abrogazione di tutte le Norme sulla Precarizzione dei Contratti di Lavoro e della Riforma Fornero; SOCIALE: Assegno di Invalidità a 1.000 Euro al Mese, Sviluppo del Welfare Familiare, Argine contro la Mercificazione del Corpo, la Maternità Surrogata ed altre Pratiche Indecorose; ISTRUZIONE: Rifiuto della Scuola-Azienda, Valorizzazione degli Insegnati, Massicci Investimenti Pubblici nella Scuola, nell’università e nella Ricerca; AMBIENTE: Piano Strutturale di Investimenti Pubblici per la Tutela del Territorio e per lo Sviluppo dell’indipendenza Energetica; GIUSTIZIA: Lotta Serrata alla Mafia e alla Corruzione, Fine del Segreto di Stato sulla Stagione delle Stragi e sulle Responsabilità Interne ed Internazionali nella ‘Strategia Della Tensione’, Riforma Organica e Popolare della Giustizia”.
“Con il caro bollette ed energia – prosegue Piacentino – frutto delle sansioni alla Russia e la speculazione incontrollata a cui il governo Draghi e i suoi partiti di maggioranza, dolosamente responsabili non pongono limiti e soluzioni, (Pd, Leu, Sinistra Italiana, Italia Viva, Più Europa, 5 Stelle, Forza Italia, Lega) e la finta opposizione di Fratelli d’Italia”.
“Si preferisce mandare sul lastrico l’intero paese – ribadisce – facendo chiudere migliaia di imprese, con milioni di disoccupati e con un inflazione incontrollata pur di dimostrare la fedeltà agli Stati Uniti d’America. I quali responsabili del colpo di stato in Ucraina nel 2014 dove hanno finanziato governi ultranazionalisti e nazisti. Nonché responsabili di addestramento e fornitura di armi volte ad attaccare i russofoni del dombass e Crimea, vietando la loro lingua, diritti sindacali e politici fino al conflitto in Dombass con migliaia di morti”.
“Provocare la Russia con la paventata Nato ai suoi confini, fino ad conflitto per procura utilizzando la sacrificabile Ucraina ricca di materie prime e agricoltura già svenduta a multinazionali occidentali e saccheggiata dagli stessi oligarghi. Un paese depauperato tra i più poveri d’Europa che ha perso il 15 per cento della sua popolazione emigrata all’estero. Mettere fuori la Russia è un passaggio fondamentale per la crisi commerciale che sta attraversano l’imperialismo americano, che ha bisogno di vendere i suoi prodotti e mantenere il dollaro, carta stampata sulla fiducia come moneta mondiale di scambio, retta solo dalla forza militare e non da valore dell’oro e materie prime” conclude Luciano Piacentino, Responsabile territoriale Partito Comunista.