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Aeroporto di Fiumicino, Terrevoli: “L’abito non fa il monaco”

Il leader del Movimento Progetto Tricolore denuncia i licenziamenti presso lo scalo internazionale


“Sono passati pochissimi giorni dall’inaugurazione del nuovo Terminal, un eccellenza a livello internazionale che proietta lo scalo tra i primi in Europa e tutto ciò correlato dalla presenza di organi istituzionali di primissimo livello compreso il Presidente del consiglio dei Ministri. Peccato però che questo bel ‘vestito’ che oggi indossa il Leonardo da Vinci conserva al suo interno una situazione incredibile non degna di un hub così importante” questo è quanto afferma il leader del Movimento Progetto Tricolore Cristian Terrevoli.
 
“Ho scritto decine di comunicati stampa in passato denunciando lo stato di degrado del sistema di gestione dei servizi a terra dello scalo – prosegue Terrevoli – oltre che  ad  una spietata ed incontrollata liberalizzazione del mercato, il quale ha prodotto precarietà, fallimenti di aziende, licenziamenti e ancora oggi registriamo in aggiunta a quello che già è avvenuto, vedi il fallimento di Ground Care ex ADR handling, la vicenda AMS con i lavoratori sospesi in attesa di novità e la crisi di altre aziende, dove i dipendenti proprio durante le feste natalizie hanno ricevuto in ‘regalo’ lettere di licenziamento, oltre al veder meno il proprio stipendio, non percepito da alcuni mesi. Mi riferisco ai lavoratori Ecotech. Ovviamente la lista di aziende in crisi  è lunga e tanta è la gente che non ha più la  certezza del mantenimento del proprio posto di lavoro”.
 
“Questo è un film già visto – ribadisce il leader del Movimento Progetto Tricolore – e incredibilmente ancora attuale che sembra avere una cabina di regia inattaccabile e blindata dalle stesse istituzioni le quali stanno a guardare ma non intervengono. E’ evidente che il comune di Fiumicino ben poco può fare, al netto di qualche consiglio comunale che poco ha prodotto e che probabilmente sancisce la totale impotenza nel fare politica, per ciò che attiene al trasporto aereo, che proprio appartiene a questo territorio che possiede la propietà della superficie dove sorge lo scalo”.
 
“I proclami, le denuncie ormai a quanto ci risulta di vedere non servono più a nulla, tutto corre su un unico binario, da una parte l’aeroporto si rinnova e sfoggia il suo abito scintilllante grazie agli stanziamenti miliardari concessi dal governo, dall’altra i lavoratori che ci lavorano al suo interno vanno a casa licenziati senza stipendio nel pieno delle festività natalizie. Questa è la contraddizione e la vergogna di un paese rappresentato nelle istituzioni da gente che ha perso la percezione della realtà, ma soprattutto il contatto con i territori che soffrono una crisi senza precedenti che sta producendo un enorme insoddifazione e mancanza di fiducia in chi dovrebbe tutelare e garantire lo stato di diritto. Spero – conclude Cristian Terrevoli, Leader e Presidente Movimento Progetto Tricolore – che queste mie parole, pur provenendo da un semplice rappresentante di un piccolo movimemto civico, sia il monito ad una riflessione che porti a politiche serie, efficaci e veloci, perchè non possiamo più permetterci di perdere alcun posto di lavoro in un comparto ricco e pieno di avvenire come quello dell’aeroporto di Fiumicino”.
 
 
 
 

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