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Alitalia: ancora nessun accordo sulla CIGS

Cuscito: “Il ministro Di Maio si dice ottimista, vorremmo anche noi avere lo stesso ottimismo”


Si sono svolti ieri, mercoledì 6 marzo, al ministero del Lavoro e delle politiche sociali, gli incontri per l’esame congiunto sulla proroga della cassa integrazione guadagni straordinaria in Alitalia. Oltre ai rappresentanti del dicastero e dell’azienda, alla prima riunione hanno preso parte anche quelli del ministero Infrastrutture e trasporti e delle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo e Anpac.
 
La richiesta di Alitalia è stata per il rinnovo del periodo di Cigs dal prossimo 24 marzo, per ulteriori sei mesi.
 
“Sul personale di terra, in particolare, ci sono problemi perché la richiesta di cigs rimane per 850 lavoratori, come la volta precedente, ma nel frattempo l’organico è diminuito di 255 unità” spiega il segretario nazionale della FILT-Cgil, Fabrizio Cuscito, al termine del primo incontro che si è svolto al ministero del Lavoro per l’esame della procedura che interessa 1010 lavoratori.
 
Cuscito parla anche di problemi per gli assistenti di volo “Sono una categoria spremuta in termini di produttività. Il problema è che senza certezze su un impegno chiaro sul rifinanziamento del fondo di solidarietà della categoria, che per quest’anno è stato dimezzato, tutto diventa molto più complicato”

“Al tavolo – aggiunge Cuscito – ci è stato mostrato ottimismo e il ministro Di Maio si dice ottimista. Vorremmo anche noi avere lo stesso ottimismo. Ma le notizie che vediamo, con le dichiarazioni del ministro Tria e ora le ultime del ceo di Delta Air Lines, non ce lo consentono. Notizie che non vengono, peraltro smentite, e questo è motivo di grande preoccupazione”.
 
Quello che torniamo a ribadire oggi e che gli esuberi devono essere zero e zero devono esseri i tagli contrattuali e che alla compagnia deve essere assicurata una prospettiva di sviluppo. Chiediamo un incontro urgente al Mise che faccia chiarezza della situazione anche perché il passare del tempo non gioca a favore. Il termine di fine marzo per il nuovo piano industriale è ormai molto vicino. Quello che è certo che, al momento, non ci sono le condizioni per revocare lo sciopero di tutto il trasporto aereo del 25 marzo prossimoha concluso il segretario nazionale della FILT-Cgil, Fabrizio Cuscito.
 
 
 

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