Satta:”sarebbe opportuno conoscere il pensiero di ogni cittadino, promuovendo un referendum per ogni iniziativa di interesse economico collettivo”
“Scetticismo, timori. Ma anche la consapevolezza che il piano di sviluppo aeroportuale possa trasformarsi in un volano occupazionale per il nostro territorio che soffre, come altri, la grande crisi globale che sta ricadendo interamente sulle famiglie – ha dichiarato Luigi Satta, capogruppo della Lista Civica Noi Insieme, che chiede – cosa possiamo fare? Impegnarci, veramente, lasciando a casa le parole e lavorando concretamente per far conciliare rispetto per l’ambiente, qualità della vita, impatto acustico, viabilità, con la necessità di migliorare l’efficienza del Leonardo Da Vinci portandolo ai livelli degli altri scali europei grazie alle tecnologie avanzate che da subito potrebbero renderlo più competitivo nei servizi. E avviare un piano occupazionale che guardi quasi in toto al nostro Comune”.
“L’amministrazione comunale, in tutto questo, deve fare la parte del leone – sostiene Satta – diventare l’ago della bilancia per equilibrare gli interessi della parte privata con quelli della comunità. Essere parte in causa di qualsiasi progetti di sviluppo e ampliamento del sedime aeroportuale. Di motivazioni da far valere ce ne sono diverse. E se tutte le condizioni verranno rispettate, nessuno ostacolerà un’opera che può rappresentare per il nostro Comune un’ancora di salvataggio in un periodo buio, con il lavoro diventato una chimera”.
“Purtroppo credo che, come sempre, non ci sarà alcun coinvolgimento della nostra amministrazione – ribadisce Satta – e allora sarebbe sì interessante conoscere il pensiero di ogni cittadino, magari promuovendo un referendum per ogni iniziativa di interesse economico collettivo, come ha paventato qualche collega. Perché gli enti hanno l’obbligo di non trascurare un territorio già compromesso, privilegiando gli interessi di pochi. Quello che tutti dobbiamo capire, ma soprattutto l’amministrazione comunale, è come e quanto spingersi tra necessità di ampliamento e necessità di creare nuovi posti di lavoro per i nostri concittadini, ben consapevoli di accettare qualche negatività anche di natura ambientale purché il sacrificio valga”.
(foto Riccardo Malpica)
