Satta:”non posso nascondere che avrei preferito, e tutti gli operatori portuali con me, un candidato locale”
Sulla possibile nomina di Pasqualino Monti alla guida dell’autorità portuale di Civitavecchia, Gaeta e Fiumicino, interviene l’esponete di Fli, Luigi Satta. “Una scelta politica gradita solo agli operatori portuali di Civitavecchia – sottolinea – anche se mi auguro di sbagliare, poiché i due partners portuali, Fiumicino e Gaeta, pretendono attenzioni diverse da quelle che fino adesso hanno ricevuto dall’Authority”.
“Non penso di poter essere smentito – spiega – quando bollo Fiumicino una Cenerentola. Negli ultimi tempi Civitavecchia ha ricevuto investimenti milionari per progetti strutturali importanti. Il nostro porto canale invece non ha ricevuto nulla. Senza investimenti, senza un piano di riqualificazione e messa in sicurezza. Con un progetto chiuso a chiave da sette anni nei cassetti della Regione Lazio. Tanto che viene da chiedersi perché l’attuale assessore di riferimento, Lollobrigida, non faccia preparare il decreto alla Polverini”.
“Il porto canale di Fiumicino – continua Satta – da anni sta subendo un declino inesorabile, un depotenziamento ostinato che l’autorità portuale ha acuito con il progetto scellerato delle banchine antiesondazione, realizzato da una luminare al quale vorremmo chiedere: quali sono i criteri matematici che l’hanno indotto a obbligare amministrazione e autorità portuale a creare un tale scempio? Quanto ancora dovremo sottostare alle astruse e inconcludenti teorie assunte dal luminare che modificando la fossa Traianea invece di mettere in sicurezza l’intero Porto Canale è riuscito a ottenere l’esatto opposto, creando pericolo alla navigazione e all’ormeggio della flotta peschereccia? Perché non ha mai chiesto un incontro con gli operatori del porto canale, che magari non saranno luminari della scienza ma avrebbero potuto evitare così tanti e pacchiani errori, da non gettare al vento milioni e milioni di euro? Quanto ancora dovremo subire i ricatti di questo o quell’ente? Fino a quando il nostro Comune sarà terra di nessuno?”
“Riconosco a Monti – conclude Satta – spiccate doti manageriali e umane, ma non posso nascondere che avrei preferito, e tutti gli operatori portuali con me, un candidato locale. Ci rimettiamo alle decisioni politiche affinché poi si possa avere un riscontro certo per il bene e l’interesse degli operatori e per l’intera comunità”.