“Sindaco e Vicesindaco oltre che collocare una panchina rossa per la violenza, chiedano anche le dimissioni del consigliere colpevole”
“Dopo le prime impressioni a caldo, dettate dalle notizie emerse nell’immediatezza, della bagarre durante la seduta ordinaria della Commissione Attività Produttive, teatro di un episodio increscioso, abbiamo la possibilità di esprimere un giudizio più compiuto riguardo alla vicenda della rissa avvenuta in commissione attività produttive” lo dichiara il Gruppo consiliare della Lega di Fiumicino.
“La realtà che emerge, dopo le rivelazioni dei presenti – sottolineano – fotografa un quadro ancora, se possibile, più inquietante. Sembrerebbe infatti, il condizionale rimane d’obbligo, che ci sia stata una vera e propria aggressione perpetrata ai danni della collega del Partito Democratico. Un’aggressione fatta da un consigliere uomo, appartenente allo stesso partito, e che nella rissa sia rimasto coinvolto un terzo esponente del PD, intervenuto per placare gli animi, e che purtroppo ha subito le conseguenze più gravi tanto da dover essere sottoposto ad un controllo medico presso l’ospedale Grassi di Ostia”.
“Se questo risulterà essere il reale svolgimento dei fatti – rimarca il Gruppo consiliare della Lega di Fiumicino – perché vogliamo ricordarlo la vicenda sembrerebbe essere al vaglio dei Carabinieri, quindi attendiamo le eventuali risultanze dell’indagine, l’imbarazzo che investirebbe la maggioranza sarebbe insopportabile, non solo perché il fatto è accaduto alla vigilia della giornata mondiale di condanna della violenza contro le donne, che è stata giustamente celebrata in un Consiglio straordinario, ma soprattutto perché fa seguito alle solite, melense dichiarazioni del Sindaco e Vicesindaco con le quali ammantano se stessi e il proprio schieramento politico di uno stucchevole, quanto falso, buonismo”.
“Il vicesindaco Di Genesio Pagliuca, in particolare – aggiungono gli esponenti del gruppo – nei giorni scorsi si è lanciato in dichiarazioni al veleno contro chi ha osato, addirittura, criticare l’iniziativa con la quale l’amministrazione ha voluto rendere omaggio ad un personaggio condannato a 13 anni di galera per truffa aggravata ai danni dello Stato, definendo Fiumicino un porto aperto ed accogliente e condannando ogni forma di violenza e di discriminazione. Purtroppo però non abbiamo registrato nessun intervento di condanna rispetto a quanto accaduto in commissione, forse perché la premiata ditta ‘Montino-Di Genesio’ è troppo preoccupata di destabilizzare gli equilibri interni mettendo alla gogna un proprio pupillo”.
“A prescindere da come si sono svolti i fatti – ribadiscono – il Sindaco avrebbe dovuto condannare l’accaduto, anche aspramente, richiamando i suoi ad un comportamento più consono al ruolo che ricoprono. Noi, lo abbiamo detto in più occasioni, siamo diversi da loro quindi, seppur appartenenti a schieramenti opposti, non abbiamo nessuna difficoltà a portare la nostra solidarietà personale e politica ai colleghi che hanno subito questa violenza, in particolare alla nostra collega consigliera“.
“Dal canto loro, Montino e Di Genesio dimostrino che sono in grado di fare di più che collocare una panchina rossa in un parco pubblico contro la violenza sulle donne e pretendano le dimissioni del consigliere colpevole di questa aggressione. Questa volta la loro ipocrisia sarebbe davvero inaccettabile” conclude il Gruppo consiliare della Lega di Fiumicino.