Califano (Pd):”se sono coerenti Biselli, Caroccia e Rutigliano si dimettano”
“La situazione politica che si è delineata nella maratona di bilancio è chiarissima: c’è una maggioranza nella maggioranza – ha dichiarato Michela Califano (sx nella foto), Capogruppo consiliare del Partito democratico di Fiumicino – il passaggio di Biselli (Città Nuove), Caroccia e Rutigliano (Udc), Severini (Lista Noi Insieme) porta a uno squilibrio difficilmente riscontrabile in qualsiasi altro ente locale, 25 a 5. Un dislivello che segnala un decadimento morale e un pressapochismo da film di quart’ordine. E non possono passare inosservati i mal di pancia dei consiglieri Paolini e Marino, quest’ultimo assente alla votazione di bilancio per il secondo anno consecutivo, e quelli dell’ex Udc-Pdl Giuseppe Dionisi, che ha appena aderito al movimento della Gente, prendendosi le sue giuste responsabilità, palesando la difficoltà di portare a termine i patti che nel 2008 e nel 2003 la maggioranza di centrodestra aveva preso con la città, ma senza compiere quel passo che dovrebbe provvedere a fare dopo aver sposato le cause di un movimento apolitico: le dimissioni”.
“Tutti sul carro dei vincitori, dopo quattro anni di finta opposizione – incalza Califano – al momento giusto, fatti armi e bagagli, anche gli ultimi baluardi della minoranza hanno traslocato nel bel salotto arredato dal sindaco Canapini, il vero mazziere di questa operazione, che a dieci mesi dalla fine del suo mandato ancora si diverte a fare e disfare, alla faccia di quei nodi irrisolti che stanno portando questa città a sprofondare, zavorrata com’è dall’inefficienza di una classe politica che ha pensato solo a se stessa, a far quadrare i conti della politica ma non quelli della città. E il bilancio appena approvato ne è la sintesi: nessuno ritorno dell’Imu sui territori, nessuna agevolazioni per le fasce di reddito più deboli: cassintegrati, esodati, con Isee al di sotto dei diecimila euro. Nessuno sgravio per il piccolo commercio, soffocato dai mancati piani di rilancio di una maggioranza ampissima ma incapace di mettere sul piatto ricette in grado di cambiare marcia a questo paese”.
“Il dado è tratto – sostiene il Capogruppo consiliare del Pd – questi signori passando dall’opposizione alla maggioranza hanno ratificato la loro presa in giro nei confronti degli elettori che li avevano eletti, non tenendo fede alle promesse fatte in campagna elettorale. Il Pd ne chiede le dimissioni immediate. La politica non può continuare su questo passo. Se oggi la politica ha perso quella credibilità e quell’appeal che prima aveva sui cittadini, è per colpa di certi personaggi che della coerenza non sanno che farsene”.
“Quanto accaduto non cambierà però le carte in tavola – ribadisce Califano che conclude – l’opposizione continuerà a fare la sua parte, senza rimanere invischiata in questi giochetti e ricatti che della politica hanno poco o nulla. Un discorso vecchio, lontano dalle esigenze di una città impantanata dalla crisi globale e da una mancanza di lungimiranza di una maggioranza assai ampia ma evidentemente incapace di prendere quei giusti rimedi per rilanciare un comune morto, avviluppato su se stesso, martoriato dalle ultime manovre di bilancio che hanno messo in tasca le mani ai cittadini senza realizzare nulla, senza tener fede alle promesse”.
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