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Case Erp Isolato stazione, Terrevoli: “Il silenzio del Comune è agghiacciante”

L’Associazione Culturale Progetto Tricolore lancia l’appello affinchè si intervenga prima della vendita all’asta 


Siamo ormai giunti ad un passo dalla vendita all’asta degli alloggi Erp di via Berlinguer ed il silenzio dell’amministrazione comunale di Fiumicino è agghiacciante nonostante il caldo torrido di questa estate. Non c’è alcuna volontà di trovare una soluzione, ormai ci si è arroccati nelle segrete stanze tenedo il principio del non voler cedere, del non voler ascoltare, del non voler capire” lo dichiara Cristian Terrevoli, Presidente Associazione Culturale “Progetto Tricolore”.
 
“Ho chiesto per ben tre volte – sottolinea – di essere ricevuto dal sindaco, ma le risposte del suo staff sono state secche e coincise ovvero che il sindaco non voleva parlare di questa storia. Non avrei di certo risolto il problema ma sicuramente avrei fatto capire l’errore che si sta commettendo non ascoltando le istanze dei cittadini che hanno e stanno subendo un sopruso, una ingiustizia sociale, ed il fatto di non voler neanche parlare denota una mancanza di sensibilità delle istituzioni preoccupante”.
 
“Al di là delle responsabilità istituzionali – aggiunge Terrevoli – che appartengono anche al passato, pertanto nessuno vuole addossare alla giunta Montino tutte le colpe di una cattiva gestione, sta mancando il filo conduttore tra istituzione e cittadini sta prevalendo il principio della rivendicazione dell’antipatia verso il prossimo e questo perchè in democrazia ognuno, con i mezzi che ha, cerca di fronteggiare alle ingiustizie alle situazioni che vedono truffati cittadini onesti che hanno investito i risparmi di una vita per il diritto ad un alloggio che nessuno ha avuto in regalo e soprattutto che  nessuno ha occupato come qualcuno vuol far intendere mettendo in discussione la titolarità ad abitare gli stessi che sono stati profumatamente ed anticipatamente pagati“.
 
“Senza entrare nei tecnicismi urbanistici che caratterizzano questo stabile ERP teniamo a precisare – ribadisce – che i condomini che oggi sono oggetto di sgombero hanno pagato le locazioni ed anticipato le somme per l’acquisto delle case, quindi non hanno alcuna pendenza che  impedisce il diritto all’acquisto di un alloggio legittimamente assegnato anche per i requisiti di legge che ognuno avvrebbe dovuto avere per accedere all’edilizia agevolata, gli stessi requisiti socio reddituali che a distanza di 12 anni ancora tutti dovrebbero possedere proprio per le finalità per il quale si è costruito questo stabile”.
 
“Il fatto che i condomini non abbiano perfezionato l’acquisto – spiega Terrevoli – è da ricondurre al fallimento del costruttore avvenuto un giorno prima dei rogiti notarili ed alla sua condotta, che andrà giudicata dagli organi competenti, che ha impedito di fatto  ai legittimi assegnatari il perfezionamento degli acquisti. Per questa serie di circostanze non proprio trasparenti dopo tanti appelli fatti pervenire dai condomini al Comune di Fiumicino si è preferito far condurre tale vicenda alla curatela fallimentare”.
 
“Come associazione non chiediamo più di essere ricevuti dal sindaco – puntualizza il Presidente Associazione Culturale ‘Progetto Tricolore’ – ma  chiediamo di essere ascoltati o a questo punto dovremo confermare che si sta  apettando la vera macelleria sociale con i poliziotti, ambulanze, dottori, fabbri per poter a 20 metri dal comune, a 10 dal Comando Generale della Polizia Municipale e a 5 dalla Fiumicino Tributi, dare seguito allo sgombero di intere famiglie con a seguito figli minorenni con tutte le ripercussioni psicologiche che ne conseguiranno. Ci mancherebbe altro che non ci sia qualcuno che alzi i toni su questa vicenda o che si sia rivolto a tutele legali e per questo si può incorrere in antipatia, ma quando una istituzione abbandona il cittadino onesto al quale stanno togliendo il bene principale di una  famiglia, la casa, cosa bisognerebbe fare? Stare a guardare che te la tolgono?”.
 
“Il silenzio di tutti i politici è sconcertante, hanno tutti preso le distanze al di là di qualche proclamo nessuno ha il coraggio di affrontare, impedire, cercare di bloccare questa macelleria sociale. In tutto questo tempo si poteva mettere sul tavolo una soluzione, magari essere ascoltati era già un passo, non è pervenuta dal Comune di Fiumicino alcuna soluzione nenche un prendere o lasciare, nulla di nulla. A questo punto ci rivolgiamo a chi oggi ha un pò di coraggio, perchè si è capito che forse nessuno vuol mettersi contro il sindaco e la sua giunta, ci rivolgiamo a chi possiede un pò di dignità istituzionale soprattutto chi da anni siede nel seggio consiliare e che probabilmente conosce bene questa vicenda anche negli aspetti che ne hanno costituito la nascita affinchè si intervenga non fra un anno, fra un mese o dopo l’estate ma subito. Questo è il nostro appello” conclude Cristian Terrevoli, Presidente Associazione Culturale “Progetto Tricolore”.
 
 
 
 

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