Satta:”è doveroso fare chiarezza su un mio intervento pubblicato lunedì che ha dato adito a interpretazioni diverse”
L’oggetto recitava: “Commissariamento uguale termovalorizzatore?”. “Chiarisco il mio pensiero solo per i malpensanti che l’hanno interpretato come una disponibilità a partecipare a un esecutivo diverso da quello uscito dalle elezioni del 2008. Smentisco categoricamente – afferma Luigi Satta, Capogruppo della lista civica Noi Insieme – il problema dei rifiuti è sempre stato, fin dalla nascita della lista Noi insieme, un tema che ci ha avvicinato ai cittadini e non è stato compreso dai partiti che ci chiedevano un apparentamento nel ballottaggio. Anche in minoranza Noi Insieme è rimasta ferma sulla sua posizione: no a inceneritori e gassificatori sì al sistema israeliano ZENC, acronimo di Zero Emissioni-No Combustioni”.
“Una opinione espressa nuovamente lunedì – prosegue Satta – richiamando l’attenzione della politica locale su un tema di rilevante importanza che rischia di pregiudicare la qualità della vita di tutti i cittadini e che in queste settimane ha creato una crisi all’interno della maggioranza. Il mio timore è quello di vedere un comune commissariato. Ipotesi che potrebbe agevolare la realizzazione di una discarica e un inceneritore sul nostro territorio, per l’assenza di una guida forte e autorevole che possa impedire questo scempio”.
“Ribadisco – spiega il capogruppo della lista civica Noi Insieme – il mio è solo un tentativo di salvare la città da questa spada che pende sopra le nostre teste e coinvolgere l’intero consiglio comunale per esprimere la sua incondizionata contrarietà all’installazione di siti che pregiudichino l’ambiente, l’economia e le risorse turistiche del nostro territorio. Tutti sappiamo che esistono sistemi di trattamento dei rifiuti con il riciclo degli stessi e una produzione di energia sufficiente a illuminare pubblicamente metà della città di Fiumicino, nel pieno rispetto delle normative europee garantendo l’intera comunità. Ma forse prendere certe decisioni importanti per qualche politico può significare impopolarità con conseguenze elettorali molto gravi” conclude Satta.
