“Un’idea che testimonia la carenza e l’appiattimento culturale che questa Amministrazione”
“Perché nel 2024 si continua a voler proporre una distinzione tra maschile e femminile per premiare il merito e l’eccellenza del nostro territorio? Perché non consentire finalmente una reale uguaglianza tra i sessi e una abolizione delle differenze di genere, almeno quando si tratta di valorizzare chi, nella nostra società, si è distinto per risultati e obiettivi raggiunti?” Sono le domande che la segretaria del Partito democratico di Fiumicino e consigliera regionale Michela Califano, pone all’amministrazione comunale di Fiumicino dopo l’istituzione del “Premio Donna dell’anno Città di Fiumicino”.
“Purtroppo niente di tutto questo – ribadisce Califano, sottolineando – con il ‘Premio Donna dell’anno Città di Fiumicino’ si torna indietro di decenni e si continua a relegare le donne in un ghetto in cui non dovrebbero essere né aspirare di appartenervi”.
“E poi – aggiunge – non si ha neppure il coraggio di scegliere, ma si chiede agli altri, magari alle protagoniste stesse del riconoscimento, di autocandidarsi, di fatto banalizzando o peggio ancora strumentalizzando un premio che dovrebbe essere destinato alla migliore, non alla più votata o sponsorizzata”.
“Insomma – conclude Michela Califano – un’idea svilente che testimonia la carenza e l’appiattimento culturale che questa Amministrazione sta portando avanti ormai da un anno a questa parte”.