
I gruppi di opposizione propongono un “Patto con la città”
“Fiumicino, suo malgrado, da settimane è su tutte le cronache. Non è nostro compito entrare nel merito, ma sentiamo nostro il dovere di aprire una fase di riflessione” hanno dichiarato i consiglieri: Raffaello Biselli, William De Vecchis, Mauro Gonnelli, Roberto Merlini, Giovanna Onorati, Claudio Paolini, Giuseppe Picciano, Federica Poggio.
“Il centrodestra lancia una sfida – hanno detto i consiglieri dell’opposizione – giovedì 12 dicembre riprenderanno i lavori del consiglio comunale e non possiamo, in quanto amministratori di questa città, far finta che nulla sia accaduto. Il nostro Comune sta rappresentando più di altri quella politica facilona fatta di sprechi e di impunità che tanto ha contribuito ad allontanare i cittadini dalle istituzioni. Un buon amministratore dovrebbe avere il coraggio, in momenti come questi, di non mettere la testa sotto la sabbia e affrontare con trasparenza e lealtà nei confronti degli elettori le questioni più imbarazzanti”.
“Con questo spirito siamo pronti a proseguire i lavori del consiglio comunale a una condizione – rilanciano – quella di approvare prima di ogni altra cosa un patto con la città: l’impegno di tutti i consiglieri comunali e gli amministratori a dichiararsi pronti alla sospensione e alle eventuali dimissioni, nel caso in cui vengano colpiti da avvisi di garanzia nati dai ruoli istituzionali ricoperti. Non approvare questa proposta o peggio utilizzare trucchi regolamentari per evitare di discuterla creerebbe una definitiva spaccatura tra cittadini e istituzioni ponendoci di fronte alla città come interlocutori poco affidabili e poco onesti, legittimando anche per il futuro qualsiasi indagato o rinviato a giudizio. Non siamo abituati all’immunità degli onorevoli né tantomeno siamo favorevoli a ricercarla”.
L’ordine del giorno
– Premesso che mai come in questo periodo la sfiducia dei cittadini nei confronti della classe politica ha raggiunto livelli che testimoniano una definitiva rottura tra gli amministratori e la città;
– Che quanto accaduto in ambito nazionale e regionale ha ulteriormente aggravato un senso di antipolitica e sfiducia nelle istituzioni a tutti i livelli;
– Che non per ultime, le tristi vicende legate alla allegra gestione dei fondi regionali ha determinato un unanime senso di condanna morale verso l’intera classe politica;
– Che diventa preminente in particolare per gli amministratori locali dimostrare massima trasparenza per recuperare la fiducia e la partecipazione dei cittadini;
– Che in questo particolare momento storico diventa necessario assumere atteggiamenti di responsabilità, dotandosi per primi di un codice etico e morale che garantisca la lealtà e la trasparenza di tutti gli amministratori pubblici locali;
Il Consiglio Comunale
Impegna ciascun consigliere e tutti gli amministratori pubblici a sospendersi, qualora gli stessi vengano a essere iscritti nel registro degli indagati per reati connessi a ruoli istituzionali ricoperti e a rassegnare le definitive dimissioni in caso di rinvio a giudizio.






