I cittadini in attesa di un piano di riqualificazione dell’intero complesso per il suo rilancio
Parliamo della Fiera di Roma: è il simbolo di un comportamento tutto nostro, italiano. Anzichè provvedere al suo rilancio e a renderla una struttura di richiamo, favorendo l’occupazione di personale qualificato, il comportamento di qualche socio sembra quello della ripicca o comunque del prevalere dell’appartenenza politica. Non che le richieste dell’Amministrazione Comunale di Roma, uno dei soci della Fiera di Roma, non abbiano le loro ragioni, ma di fronte all’eventualità del fallimento del complesso fieristico, prima si fanno tutti gli sforzi per evitare il fallimento, poi si avanzano le richieste di un vero piano industriale.
E’ da tempo che noi contribuenti aspettiamo un vero piano che qualifichi tutto il complesso della Fiera, trasformando quei “capannoni” in veri centri di esposizione forniti di tutti gli accessori.
Servono soldi per la costruzione di quelle strutture promesse e mai realizzate: il ponte sul Tevere con relativa metropolitana, che permetterà di arrivare alla Fiera in maniera comoda e agevole, mettendo fine a quello sconcio dell’attuale fermata ferroviaria “Fiera di Roma”. Una fermata nel deserto, vietata ai portatori di handicap. I due ascensori stanno lì da anni, ma non funzionano. Altro segno di inciviltà colpevole! Ma la fermata è difficile anche per gli abili: l’avete mai vista?
Anche la via Portuense, sacrificata alla Fiera, deve riprendere il suo antico percorso, che deve anche servire per andare a visitare il più grande giacimento archeologico dei Porti di Claudio e Traiano, la Necropoli dell’Isola Sacra e la meravigliosa Ostia Antica.
Oggi la Fiera c’e’! E’ stata realizzata investendo una massa di soldi e noi cittadini abbiamo il diritto di non veder vanificati i nostri sacrifici. I nostri amministratori, ai vari livelli, si chiedono mai quanto alto sia il sacrificio del cittadino quando deve pagare le tasse? Perchè allora non rispettare questo “sacrificio” e realizzare opere che abbiano seriamente una validità per tutti, che garantisca la fruibilità per cui fu pensata, il ritorno dell’investimento per il suo uso, l’occupazione.
Roma ha bisogno di una Fiera di altissima attrazione, dove sia possibile esporre, ammirare e conoscere tutti i “prodotti” della grande genialità italiana. Una Fiera, è un polo di attrazione, se ben collegata soprattutto con mezzi pubblici come Metro e Aeroporto.
Spesso mi chiedo se è vero che non esistono più urbanisti dalla visione ampia, di stile e di forza. Mi sembra impossibile e non voglio crederci. Ma qualcuno mi faccia ricredere.
Domenico Perna Ruggiero
Presidente Comune Autonomia Libertà