Gabriele D’Intino:”Situazioni che stridono con il rilancio turistico che Montino e soci hanno sventolato per tutta la campagna elettorale”
“Mentre il centrosinistra si spertica snocciolando gli interventi che ha messo in campo per restituire decoro al lungomare, sostituzione delle paline bus totalmente gratuita grazie a un accordo stipulato dalla passata amministrazione e aver delimitato il chiosco Peter Pan con un po’ di nastro, assistiamo, ancora una volta nel corso dell’ultimo mese, nel più totale silenzio delle istituzioni, al fenomeno tendopoli sulle spiagge del lungomare e, questo sì davvero nuovo, all’assalto dei parcheggiatori abusivi nella Darsena” lo denuncia il portavoce dell’associazione 2punto11, Gabriele D’Intino.
“Mai visti prima – afferma D’Intino – situazioni che stridono con quel rilancio turistico che Montino e soci hanno sventolato per tutta la campagna elettorale. L’appello del capogruppo Pdl, William De Vecchis, è passato totalmente inosservato. Il commercio abusivo, le tendopoli e i parcheggiatori abusivi non solo ledono l’immagine della città, ma rischiano di dare il colpo di grazia a un commercio regolare, quello balneare compreso, già fiaccato dalla contrazione dei consumi, dall’irrigidimento della pressione fiscale e dalla crisi globale, allontanando definitivamente i turisti dalle nostre coste”.
“Il capogruppo Pdl aveva chiesto un provvedimento urgente – sottolinea il portavoce dell’associazione 2punto11 che ribadisce – Montino sembra fare orecchie da mercante. Ma attenzione: non pensi di farci fessi mettendo su in fretta e furia qualche tavolo interistituzionale che coinvolta questo o quell’ente. Quello sull’emergenza idrica ha fatto una finaccia. Aranova e Testa di Lepre sono ancora a secco. Quello per combattere l’erosione lo stiamo ancora aspettando e se va bene partorirà qualche intervento a fine settembre quando l’estate sarà già bella che andata. Mica intenderà affrontare il problema delle tendopoli e dei parcheggiatori abusivi a dicembre, aspettandosi magari qualche regalo da Babbo Natale?” conclude Gabriele D’Intino.
