Russo D’Auria (Gil):“possibile che l’unico investimento possibile sia quello delle rotonde?”
“Rotonde, rotonde e ancora rotonde, va bene che siamo sul mare, ma ora si sta esagerando…” A polemizzare con le scelte per la viabilità, dell’attuale amministrazione comunale di Fiumicino, è Mario Russo D’Auria, leader del Gruppo indipendente libero per Fiumicino (Gil).
“Il Comune ha deciso di investire sulla viabilità, questa sicuramente non è una scelta contestabile, ma il problema nasce dal fatto che si è deciso di puntare praticamente solo su quello – sottolinea Russo D’Auria – alcune scuole sono ancora al freddo, il verde pubblico è quello che è, i marciapiedi sono pieni di buche, le discariche abusive inondano il territorio. E poi niente spazi per i giovani, nessun punto di aggregazione che non siano i centri commerciali”.
“Non possiamo essere d’accordo con questa politica unidirezionale – afferma il leader Gil – la gente ha bisogno di tante risposte, di piccoli investimenti. Ma il Comune sotto questo punto di vista è sordo, talmente sordo che non risponde nemmeno alle sollecitazioni pubbliche, prendendole evidentemente come attacchi personali. Come se chissà quale forte stessero difendendo. E questo vale per il sindaco, per la giunta e più in generale per tutti quelli che sono al governo locale”.
Per quanto riguarda la viabilità Mario Russo D’Auria ribadisce “Ricordiamo che questa estate il sindaco promise che il nuovo senso di marcia su via della Scafa era sperimentale, che avrebbe sentito le istanze dei cittadini e che in autunno avrebbe rivalutato la cosa. Risultato? Ennesima presa in giro dei cittadini: il tempo è passato, i danni e le difficoltà sono sotto gli occhi di tutti, i cittadini hanno detto la loro, e il Comune non li ascolta. Non solo non è stato ripristinato il vecchio senso di marcia, ma nemmeno il doppio senso di marcia, che già avrebbe rimesso in moto l’economia di quella zona. Niente di niente. A questo tipo di politica diciamo no – conclude Russo D’Auria ricordando che – i cittadini devono essere protagonisti e non comparse della vita di un territorio”.
