Caricamento...

Giornata Internazionale contro l’omofobia, l’Italia al 34° posto su 49 Paesi per i diritti Lgbt+

Davide Farruggio “A Fiumicino nessuna celebrazione, Un silenzio “assordante” 

 

Il 17 maggio si celebra la Giornata Internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, o IDAHOBIT (International Day Against Homophobia, Biphobia, Transphobia).

 

LA STORIA

Una data significativa, che simbolicamente corrisponde al giorno in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la World Health Organization, nel 1990, cancellò definitivamente l’omosessualità dalle malattie mentali riconoscendola come una “naturale variante del comportamento sessuale umano”. Una scelta che mise fine ai trattamenti medici, spesso brutali tra cui l’elettroshock e la castrazione, fino a quel momento adottati per curare l’omosessualità.

 

Ideata nel 2004 dall’attivista francese Louis-George Tin, fu istituita ufficialmente nel 2007 dall’Unione Europea e riconosciuta dalle Nazioni Unite. Ogni anno dunque, le istituzioni internazionali e nazionali, si impegnano a promuovere eventi per sensibilizzare, prevenire e contrastare l’omofobia, la bifobia e la transfobia.

 

I DATI ATTUALI

I dati diffusi da ILGA-EUROPE nella Rainbow Map, che ogni anno dal 2009 osserva le leggi e le politiche degli Stati secondo criteri divisi in diverse tematiche, dall’uguaglianza al riconoscimento legale del genere, vede l’Italia al 34esimo posto su 49 Paesi. Un numero che fa riflettere, dal momento che lo scorso anno eravamo 33esimi e nel 2018 32esimi.Tra i dati inoltre emerge che nel nostro Paese viene tutelato solo il 25% dei diritti LGBT. 

 

Sempre secondo le raccomandazioni ILGA-Europe, l’Italia dovrebbe adottare e introdurre diverse misure per tutelare i diritti delle persone LGBTI, tra cui una legge contro l’omotransfobia e il riconoscimento dei figli nelle coppie omogenitoriali.

 

Visti i dati del report, è fondamentale che Governo e Istituzioni lavorino per migliorare tutti quegli aspetti ancora troppo problematici sulla tutela dei cittadini e cittadine LGBT. Ed è importante non fermarsi solo alla Giornata del 17 maggio, ma continuare a parlarne per sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni, per creare una società davvero uguale per tutti e tutte.

 

IL COMMENTO DI DAVIDE FARRUGGIO

 

A Fiumicino, il delegato ai diritti civili dell’amministrazione uscente, Davide Farruggio ha scritto un post sulla sua pagina Facebook riguardo la Giornata Internazionale, criticando l’assenza di celebrazioni sul territorio.

 

“Ogni anno, dal 2004, si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia, la lesbofobia e la bifobia, giornata riconosciuta da Unione Europea e Nazioni Unite, indetta con la risoluzione del Parlamento Europeo del 26/04/07. E ogni anno dal 2007 il Ministero dell’Istruzione ha inviato una circolare per invitare le istituzioni scolastiche – di ogni ordine e grado – a promuovere azioni educative e formative, per contrastare le discriminazioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Quest’anno tutto ciò non è accaduto, per ovvie ragioni di colore politico del governo a guida Giorgia Meloni, se non una dichiarazione pubblicata sul sito della Presidenza del Consiglio.”

 

Non solo a livello nazionale c’è questa mancanza, ma anche a livello locale nel nostro comune non è avvenuta alcuna celebrazione. Proprio oggi – sottolinea Farruggio – il nuovo sindaco di Fiumicino Mario Baccini è stato nominato ufficialmente. Nella sua campagna elettorale e nel suo programma non è stato fatto alcun cenno ai temi della comunità LGBTQIA+, a partire dal contrasto all’odio. Un silenzio “assordante”, sia a livello sociale che culturale. Anzi, ricordiamo bene che dall’opposizione hanno animato sempre aspre polemiche contro il sindaco Montino e la sua giunta che, invece, su questi temi si è spesa molto.”

 

“Il nostro impegno non si ferma, e a memoria di tutto questo vi lascio con le immagini degli ultimi 5 anni, in cui abbiamo dimostrato che la lotta per i diritti e l’uguaglianza di tuttə è, e rimane, una priorità. L’abbiamo fatto simbolicamente e anche concretamente con l’adesione alla rete Ready, il progetto memoria sull’omocausto, i riconoscimenti delle famiglie arcobaleno, le prime unioni civili e molto altro ancora. Continueremo a farlo, dall’opposizione, nelle strade, in mezzo alle persone”, conclude l’ex delegato ai diritti civili.

 

 

 

Rios Pub
Mc Donald’s
Tari
Da Vinci
Centro Studi GoPrinz
La tua pubblicità su Fiumicino Online