Quadrini:”il fallimento di questa Giunta e di questa maggioranza è sotto gli occhi di tutti”
“Abbiamo assistito in questi giorni alla miracolosa ricomposizione della crisi della maggioranza di centrodestra del Comune di Fiumicino, con il conseguente ritiro delle dimissioni. Cosa che ci aspettavamo ed infatti il mio precedente articolo aveva come titolo ‘tragica farsa’ – sono queste le parole del Coordinatore del Circolo SEL di Fiumicino, Antonio Quadrini, dopo lo scioglimento della crisi politica che si era verificata in via Portuense – ora siamo al ridicolo, questa maggioranza, nel ritenere che la gente di Fiumicino abbia poca intelligenza, ci vuol far credere che questa ricomposizione, nasce da una nuova intesa programmatica ed il conseguente rilancio dell’attività amministrativa, cercando così di avvalorare l’idea che la crisi era scoppiata e dovuta da fatti inerenti la soluzione di problemi reali della gente”.
“Ormai siamo maturi – incalza Quadrini – sappiamo che quella crisi non solo è stata figlia di una lotta per la successione a Canapini, ma è stata una lotta per la gestione del Potere fine a se stesso. Dai fallimenti non si esce, con le furbate o le invenzioni dell’ultima ora. I cittadini di Fiumicino da più tempo dimostrano un malumore sempre più crescente, non solo per questa inutile e pericolosa gestione della cosa pubblica, in cui gli interessi delle persone in carne ed ossa sono l’ultima delle preoccupazioni, ma sono altresì convinti che la fase della cattiva politica abbia raggiunto il capolinea”.
“Gli accordi raggiunti dalla maggioranza – prosegue il coordinatore del Circolo SEL – per la ricomposizione, prevedono il ritiro della delibera della Giunta Comunale Canapini con la quale si dava la disponibilità ad allocare nel nostro territorio una nuova discarica ed un inceneritore? Questi accordi prevedono che venga immediatamente impugnata e risolta la convenzione tra Comune e privati per la costruzione del porto, per inadempienza e blocco inaudito dei lavori, che stanno facendo divenire la zona del vecchio faro ed il lungomare luogo di degrado ed abbandono? Questi accordi prevedono che occorre bloccare la nuova cementificazione del territorio e nel contempo un avvio immediato di alcune opere pubbliche quali il Nuovo Ponte 2 giugno etc.? Questi nuovi accordi prevedono un piano finanziario ed economico serio che risponda alla necessità di dare assistenza ai bambini in età prescolare come asili nido e scuole materne? Questi nuovi accordi prevedono un secco NO alla costruzione del secondo aereoporto di Fiumicino?”
“Siamo in attese di risposte ma vedrete che non le avremo – sottoline Quadrini – al di là della scusa del Commissariamento siamo convinto che questa maggioranza ha deciso di agonizzare per un altro anno e mezzo, per non perdere la possibilità di continuare a gestire il potere, ma il dramma è che questa agonia corrisponderà ad una agonia per la città ed un peggioramento delle condizioni di vita dei cittadini di Fiumicino”.
“Per quanto ci riguarda come SEL abbiamo indicato una strada chiara costruire un cantiere dell’alternativa che abbia come presupposto di farsi carico della richiesta di protagonismo, non solo partecipazione, che arriva dalla nostra Società – sostiene Quadrini – il movimento degli indignati ha detto una cosa seria. non vogliamo più dare deleghe in bianco, vogliamo direttamente gestire il nostro futuro. Come centrosinistra significa imparare non solo ad ascoltare ma a rendere protagonisti reali tutti questi giovani, donne, anziani che vogliono riappropriarsi della loro futuro. E’ una responsabilità che siamo pronti ad assumerci con atteggiamenti chiari ed atti limpidi – ribadisce il Coordinatore Circolo SEL di Fiumicino, Antonio Quadrini che conclude – il primo è quello di costruire un cantiere in cui tutti hanno la stessa dignità e peso, il secondo è dire subito che vogliamo uno statuto comunale rifondato che stabilisca una prima cosa chiara e cioè introduca il referendum obbligatorio sulle grandi scelte che il Comune dovrà adottare. Due segnali due impegni che possono cominciare a rispondere alla voglia di protagonismo”.