
“Decisioni così delicate non possono essere prese a porte chiuse o durante le ferie estive.”
“In un’epoca in cui l’attenzione verso l’ambiente e la salute è al centro delle nostre preoccupazioni, la proposta di un Porto Croceristico a Fiumicino non può essere ignorata o sottovalutata. L’impatto ambientale devastante che ne deriverebbe, le gravi conseguenze per i fondali marini, l’inquinamento acustico incessante e l’inquinamento derivante dagli scarichi delle navi rappresentano una minaccia reale per il tessuto stesso della comunità locale”, dichiara Sandra Felici del coordinamento dell’associazione Pop Fiumicino.
“Con fondali già insufficienti e viabilità inesistente – prosegue – è insensato persistere in un piano a favore di grandi navi che mette a repentaglio non solo l’ecosistema marino, ma anche l’identità stessa della zona. Non ci sono collegamenti idonei per il trasferimento delle migliaia di “turisti” croceristi dalle navi verso il loro vero interesse, che è solamente Roma e il suo centro storico. Quindi non lasceranno nulla in termini economici al nostro territorio, lasciandoci solo disagi e criticità. La scarsa considerazione per il coinvolgimento della comunità locale infine è emblematica di questa proposta.”
“Decisioni così delicate non possono essere prese a porte chiuse o durante le ferie estive. Il processo decisionale deve coinvolgere attivamente gli oltre 80mila abitanti di Fiumicino, che hanno il diritto di pronunciarsi su una questione che avrà un impatto significativo sul loro quotidiano e sulla loro salute. E non possiamo ignorare le lezioni apprese da altre città, come Venezia e Civitavecchia. Quest’ultima, il secondo porto più inquinato del continente, come riportato dal rapporto di Transport&Environment, ci mostra gli effetti devastanti di una crescita incontrollata nel settore croceristico. In un momento in cui l’intero pianeta lotta contro i cambiamenti climatici e si impegna a preservare l’ambiente per le future generazioni, un via libera a un Porto Croceristico a Fiumicino appare come un enorme passo indietro. Fiumicino merita una crescita sostenibile e rispettosa dell’ambiente, non un’espansione che sacrifica il nostro territorio e la salute dei cittadini!”, conclude.