Calicchio:”perchè la regione non vende i terreni?”
“E così il comitato di quartiere Fiumara Grande sarà costretto a pulirselo da sé il parco di via Rospigliosi. Il comune là non ci mette piede perchè è competenza della Regione – è il commento di Paolo Calicchio, esponente del gruppo consiliare del Partito democratico di Fiumicino – e allora perché non chiedere a quella stessa Regione amica, che finora ci ha regalato solo una discarica e un inceneritore, di cedere gratuitamente quello spazio verde ai comitati della zona, allargando il discorso a tutta Passo della Sentinella, anch’essa di competenza regionale, vista l’attenzione di Renata Polverini per il comprensorio?”
“Dove sono finiti gli interventi per la pubblica illuminazione sbandierati da qualche esponente politico? – chiede Calicchio – era la solita sparata per accaparrarsi un pugno di voti? E che fine hanno fatto i progetti di riqualificazione del comprensorio e, soprattutto, il piano di messa in sicurezza dell’argine?”
“L’ultima trovata di Tremonti ha messo l’accento su un nodo fondamentale: vendere per fare cassa. Allora, perché la Regione Lazio e i suoi esponenti, che sembrano essersi dimenticati di questo comprensorio storico, non vendono ai cittadini della zona, a prezzo calmierato, i terreni sui quali abitano da decenni, mettendo fine a una diatriba infinita? Questo potrebbe essere un primo passo verso la normalizzazione di quell’area martoriata da bugie e mancate promesse – ribadisce il consigliere Pd – poi dopo aver messo apposto i conflitti di appartenenza dei terreni e superato lo scoglio della messa in sicurezza, bisognerà affrontare seriamente la questione del recupero urbanistico dell’area e dare certezze a chi oggi non ne ha. Non sono solo le opportunità del nuovo piano casa a dover far luce su questo problema, ma una convergenza di interessi amministrativi e politici a tutti i livelli, nel nome dei cittadini del comprensorio. Chi abita a Passo della Sentinella – conclude Paolo Calicchio – non ha meno diritti di altri e merita finalmente di avere risposte vere. Basta con le chimere e con i rimpalli di responsabilità”.