Duri i commenti del capogruppo Udc Angelo Caroccia e del capogruppo Idv Claudio Cutolo
“E’ un patto di fine mandato lacunoso, cassata ogni proposta per migliorarlo – è il commento del capogruppo dell’Udc di Fiumicino Angelo Caroccia (in basso nella foto) – l’arroccamento con la quale questa maggioranza ha impedito alle opposizioni di condividere un programma di fine mandato, cassando emendamenti e proposte per migliorare un piano lacunoso, dimostrano il totale disinteresse del Pdl per la città e l’inconsistenza di un patto che serve solo a salvare la faccia dopo la finta pace sancita dalla nuova elezione di Mauro Gonnelli alla presidenza del consiglio comunale”.
“Il patto di fine legislatura è l’ennesima farsa del Pdl – dichiara Claudio Cutolo (in alto nella foto), capogruppo consiliare dell’Italia dei Valori di Fiumicino – la nomina del vecchio-nuovo presidente del consiglio comunale, Mauro Gonnelli, e il fantomatico patto di fine mandato approvato oggi dall’aula, sono l’ennesima farsa di una maggioranza che ha ormai sta rasentando il ridicolo. Il nuovo libro dei sogni presentato alla città non solo testimonia il fallimento di questi nove anni di gestione Canapini, incapace di centrare almeno uno degli obiettivi inseriti nei due programmi elettorali del 2003 e del 2008, ma contiene una serie di bugie e falsità da censurare. I buoni propositi – prosegue Cutolo – sul tema rifiuti non bastano, l’Idv chiede l’immediata revoca della delibera di giunta 111 del 2008 e una nuova delibera di consiglio che aggiri la 91 del 2008, votata dalla maggioranza. Documento che apre le porte all’installazione di un termovalorizzatore sul nostro territorio. Senza questi atti concreti, gli impegni del Pdl rimarranno tali, promesse spicciole come lo sono state la realizzazione del Ponte Due Giugno riproposto per l’ennesima volta, i B4A, il rilancio economico e occupazionale di Fiumicino e i vari punti confezionati nel patto di fine legislatura. Ora non ci resta che capire come questa maggioranza farà a portare a termine in poco meno di un anno quello che non è stata capace di fare in nove anni. Consci dell’esistenza di una via d’uscita che il Pdl continua a sventolare dopo ogni fallimento: lo scaricabarile verso la vecchia giunta di centrosinistra e gli enti extra comunali, chiamati in causa anche questa volta per giustificare l’ennesimo finto programma rifilato alla città”.