Il capogruppo consiliare Pdl risponde alle accuse del Pd
“E’ ormai consuetudine rispondere al Consigliere Calicchio riguardo alle sue esternazioni contro la località di Fregene – a parlare è il Capogruppo consiliare Pdl, Massimiliano Graux (vedi foto), dopo le affermazioni del consigliere Pd, Paolo Calicchio nella delibare salvaville per la città di Fregene – come se avesse una ancestrale invidia per questa località. Se permane il silenzio, abbiamo notato che il consigliere del Pd non si vede e non si sente, se vengono messi in pratica determinanti azioni per il rilancio della località di Fregene eccolo avventurarsi in polemiche del tipo ‘è tutto sbagliato’, senza perdere l’occasione nel districarsi in tecnicismi inesorabilmente sbagliati e polemiche sterili contro il sottoscritto, probailmente perchè mi identifica nel male assoluto dell’ex di Alleanza Nazionale”.
“Le sue motivazioni tecniche sull’inutilità ad utilizzare la legge sulla variazione alle norme tecniche di attuazione del PRG va richiesto, come ha fatto il sottoscritto agli uffici comunali – ribadisce Graux – i quali saranno lieti di evitargli una ulteriore gaffe, e spiegare che tale norme fanno parte della legge dove diversamente ci saremmo trovati con uno strumento facilmente attaccabile e quindi debole per lo scopo che ci siamo, noi della maggioranza, predeterminati”.
“Ricordo che il sottoscritto – prosegue il capogruppo consiliare Pdl – non solo ha voluto, insieme ai colleghi, che venga portata tale delibera denominata salva ville di Fregene, la quale il signor Calicchio ha inesorabilmente votato contro, guarda caso, insieme alla sua coalizione, ma ho lavorato con gli uffici e l’Assessore preposto fino all’ultimo, infatti per questo non ho partecipato al voto iniziale al consiglio, dove erano presenti Pdl, Udc, Città Nuove e Lista Noi Insieme, perchè come capogruppo impegnato riguardo la seconda delibera su il Regolamento Edilizio in quanto all’interno si preparava un importante emendamento sullo stop alla realizzazione della centrale di Biogas a Maccarese, dove guarda caso il consigliere votava contrario. Anche se personalmente avvisavo in aula consiliare che il loro voto contrario sarebbe stato politicamente sbagliato proprio perchè all’interno vi si trovava anche questo strumento importantissimo e attualissimo per la nostra città”.
“Tutto questo nasce da un lavoro di confronto – ribadisce Graux – anche delle volte acceso, di tutta la maggiornaza che utilizza il confronto e che ha il coraggio di fare delle scelte importanti, cosa che per esempio la sinistra, vedi con la questione Biogas AMA non riesce a fare con Zingaretti. Vedo che il gufismo della sinistra è stato trasmesso anche al futuro candidato Montino e questo non mi fa ben sperare per i metodi tutt’altro che moderati che la sinistra a Fiumicino utilizzerà nel territorio. Un consiglio – conclude Massimiliano Graux – un animo grande disprezza la grandezza e preferisce la moderazione agli eccessi; quella è utile e vitale, questi, invece, nocciono, proprio perché sono superflui”.
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