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Piano urbanistico Fregene, Meloni: “A quale domanda, non posta, avrebbe dovuto rispondere il vice sindaco?”

Sul social facebook della Presidente della Commissione Lavori pubblici, la replica al coordinatore del centro destra Mario Baccini


“Ora possiamo metterci pazienza e buona volontà, ma diventa davvero impresa ardua, visti i tantissimi temi da seguire, quella di inseguire ogni comunicato delirante di un’opposizione che, oltre a stare in campagna elettorale da 4 anni, lo fa in totale assenza di contenuti e unicamente con accuse più o meno velate, del tutto infondateè il commento che si legge in un post, nella pagina facebook della Presidente della Commissione Lavori pubblici Paola Meloni, in risposta alle affermazioni di Mario Baccini, coordinatore del centro destra e movimenti civici (Clicca qui).
 
Riguardo a Fregene – prosegue il post – che non si sa a quale domanda, non posta, avrebbe dovuto rispondere il vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca, credo che ormai ogni singolo granello di sabbia sia al corrente dell’esistenza di un progetto privato sulla lente”.

“Un progetto – spiega Paola Meloni – che esiste da tempo immemorabile e per il quale, il privato, ha ottenuto dagli enti superiori tutte le autorizzazioni rese di volta in volta, necessarie ad inserite all’interno di una convenzione urbanistica che risale alla notte dei tempi”.
 
“Ero presente in almeno due occasioni – viene sottolineato nel post – in cui il Sindaco, il vice sindaco ed altri esponenti dell’amministrazione si sono confrontati sul tema con i cittadini che ne hanno fatto richiesta, spiegando in maniera chiara ed esaustiva il ruolo dell’amministrazione nel progetto in questione“.
 
“Continuare a sentir parlare di ‘cose poco chiare’, di richieste di trasparenza, da parte di chi è stato comunque parte nel passato e conosce molto bene i contenuti della convenzione,  fa sorridere e fa comprendere come l’unico problema vero di quella parte politica sia un altro. Il problema – ribadisce Meloni – risiede nell’ entusiasmo generale seguito all’ufficializzazione in tempi record e con il favore dell’intera coalizione, della candidatura di un giovane capace, preparato, cresciuto tra noi e dotato di tutti quegli elementi necessari per guidare una città altrettanto giovane proiettata al futuro. Un giovane dotato in particolare di quella freschezza e distanza dalle vecchie dinamiche, che fa paura a chi pensa di riproporre, in una città completamente cambiata nella sua sensibilità più profonda, vecchi modelli stantii, appannati ed approssimativi”.
 
“Forse sarebbe meglio – rimarca Paola Meloni nel suo post facebook – concentrare le energie nel cercare di dare, con onestà e coraggio, un volto e un nome chiaro al candidato che presentano come alternativa, piuttosto che fingere improbabili investiture dal mondo dell’associazionismo, oppure mettersi a lavorare con impegno per proporre una personale visione della città, un programma innovativo ed articolato da sottoporre ai cittadini e non un elenco di sterili critiche all’avversario senza il corredo di nessuna proposta alternativa valutabile. Dove ravvisino mancanze di chiarezza e trasparenza, ci sono sedi adeguate alle quali rivolgersi, con i tribunali social producono solo inutile chiasso, interessano poco ai cittadini e non risolvono nessun problema”.
 
“Il fatto che tutto si riduca invece a post e comunicati, fa riflettere sulla reale esistenza di dubbi sull’operato dell’amministrazione in carica. Un’amministrazione fatta di donne e uomini con storie personali che parlano per loro e, che continua quotidianamente ad incontrare i cittadini di tutte le località e a confrontarsi con loro. Chi ha le capacità in programma, si confronta e fa, invece chi non si sente all’altezza distrugge (o almeno prova) e insegue a stento con il fiatone” conclude il post facebook di Paola Meloni.
 
 
 
 

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