“È un partito che sta nascendo ora, quindi una bellissima sfida sotto l’aspetto personale e politico”
di Elisa Josefina Fattori
Giovedì 17 febbraio 2022 il senatore William De Vecchis ha lasciato la Lega per passare al partito di Gianluigi Paragone – ItalExit – fondato nel 2020 dopo l’espulsione dal M5S. Abbiamo intervistato il senatore De Vecchis per comprendere quali siano state le motivazioni che l’hanno spinto a questa decisione e per informarci sui suoi progetti futuri.
Nel suo messaggio Facebook ha raccontato che questa scelta è stata elaborata dopo mesi di valutazioni. Ma qual è stata la “goccia che ha fatto traboccare il vaso”?
“La goccia che ha fatto traboccare il vaso – a livello territoriale – è stato l’annuncio di Draghi che ha dichiarato la messa in vendita delle quote di ITA (Ex Alitalia). Questo non posso accettarlo poichè la nostra intenzione politica era piuttosto la nazionalizzazione di ITA per salvare la compagnia aerea di bandiera, cosa che – mettendo in vendita le quote – non accadrà. Saranno inoltre messi a rischio centinaia di posti di lavoro. A livello nazionale: basta con Lamorgese e Speranza!”.
Qual è stato il punto su cui ha maggiormente dissentito con la Lega e che invece la Lega ha concesso al Governo?
“Agli atti non ho votato i Decreti sul Green Pass e non ho votato nemmeno il Decreto Industria nel quale è presente il famoso articolo 7 che annulla la clausola sociale per l’azienda del trasporto aereo ai lavoratori ITA e Alitalia. È stato un atto per me non condivisibile.”
Perché ha scelto il partito ItalExit? Che cosa rappresenta questo partito?
“È un partito che sta nascendo ora, quindi una bellissima sfida sotto l’aspetto personale e politico. Avrei potuto fare scelte più comode ma le scelte comode non mi piacciono, inoltre è un partito sovranista ed io nasco sovranista per curare gli interessi della Nazione.”
Per lei cosa significa, con esempi concreti ed effettivamente realizzabili, il concetto di sovranismo?
“Innanzitutto sovranismo è tutela degli interessi del popolo italiano. Tornando al nostro territorio: tutelare ITA, che non può diventare né francese né inglese, quindi sovranismo a tutela del trasporto e della libertà di movimento italiana. Sovranismo è tutela degli asset strategici italiani, degli interessi sociali, culturali, politici ed economici dell’Italia. Cosa che l’attuale Governo non fa perché sta svendendo la nazione – sotto tutti i punti di vista – alle multinazionali straniere. Faccio un appello a tutti gli italiani che amano la nostra nazione ad aderire a questo progetto, che parte da zero: è un foglio bianco che possiamo scrivere tutti insieme. Un atto d’amore verso l’Italia.”
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