Mario Russo D’Auria:“è arrivato il momento di scendere in campo per superare questa politica che non piace ai cittadini”
“Premesso che mi auguro una ricomposizione del quadro amministrativo della città e non l’arrivo di un Commissario che ingesserebbe per ulteriori mesi una città già abbastanza ferma, non posso non rilevare come questo modo di fare politica, tra annunci e marce indietro, forzature e prese di posizione, attacchi e contrattacchi. non è quello che i cittadini vogliono. Dunque è arrivato il momento di fare qualcosa, oltre a criticare, e di scendere in campo per le prossime elezioni”. A parlare è Mario Russo D’Auria, presidente dell’associazione Progetto Futuro, che sabato scorso ha avuto una riunione preparatoria con nove persone che costituiranno il nucleo fondamentale di una lista che sarà presentata per la prossima tornata elettorale e il cui nome è ancora top secret.
“C’è una differenza sostanziale tra fare politica e amministrare – spiega Mario Russo D’Auria – la prima definisce le linee guida dello sviluppo culturale di un paese e fonda i programmi economici; amministrare, invece, vuol dire gestire quotidianamente denaro, beni e servizi della collettività e per la collettività. Quando amministrare diventa secondario rispetto a fare politica allora c’è il rischio di muoversi solo per dimostrare il proprio potere, che è quello che negli ultimi anni abbiamo purtroppo visto a Fiumicino, e che si riassume in due parole: poca attenzione a quello che accade fuori dal Palazzo e troppa, al contrario, per ciò che riguarda i rapporti di forza interni”.
“Per sapere ciò che accade spesso siamo costretti a leggere i quotidiani come unica fonte di informazione – ribadisce Russo D’Auria – stante la difficoltà ormai di vecchia data di questa amministrazione a parlare con i cittadini. Non farebbe male però anche ai politici leggere con attenzione i quotidiani, perché si accorgerebbero della distanza che c’è tra ciò che loro fanno e la vita reale, le esigenze della gente e la crescita del territorio. In realtà per loro non ci sarebbe neppure bisogno di leggere in quanto hanno gli strumenti in mano per dialogare con tutti, se solo lo volessero. Ciò che più rammarica, è che leggendo nostre sollecitazioni di dieci anni fa sulla stampa, ci troviamo con argomenti totalmente simili ad oggi. Non è cambiato niente, anzi, la situazione è peggiorata. Un tempo perso per colpa dell’amministrazione, tutta nessuno escluso. Ecco perché – conclude Mario Russo D’Auria – è arrivato il momento di scendere in campo per provare a dare quel contributo che evidentemente altri, fino ad oggi, non sono stati in grado di dare”.