Il capogruppo dei Cristiano Popolari interpella Astral e Anas per le grandi opere previste e mai realizzate
“Con l’ordinanza di chiusura di Astral del Ponte della Scafa si prospetta una situazione di disagio per la cittadinanza che non è tollerabile” lo afferma Mario Baccini, capogruppo dei Cristiano Popolari in consiglio comunale commentando la chiusura del ponte della Scafa.
“Le dovute verifiche – prosegue Baccini – andavano operate a tempo debito per creare situazioni che permettessero una viabilità alternativa per non lasciare la città isolata dalla parte di Ostia e soprattutto nella direttrice che porta all’Ospedale”.
“Ci duole constatare come i lavori e le verifiche siano sempre a ridosso di graddi tragedie – ha commentato il capogruppo dei Cristiano Popolari – e soprattutto a Fiumicino siano una costante estiva per aggravare la già penosa situazione della viabilità che spesso il ponte Due giungo ha contribuito ad aggravare. Vogliamo che Fiumicino diventi una città moderna e servita dove non si può chiudere un ponte per lasciare nel caos la viabilità”.
“Nei prossimi giorni interpelleremo anche Astral e Anas in merito ale grandi opere previste e mai realizzate come il raddoppio del ponte. Era il 26 maggio 2016 quando l’allora presidente di Anas con l’annuncio del presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani al Corriere della Sera, dove parlava dell’imminente passaggio della tratta da Astral ad Anas dicendo che per il progetto per l’ampliamento, proseguito da loro aveva già i fondi, circa 30 milioni (clicca qui). Ad oggi non ci sono novità se non la chiusura del ponte ed eventuali danni per il comune e la cittadinanza, mentre in tutto questo caos il sindaco e la giunta si limitano a constatare da lontano le circostanze” ha concluso Mario Baccini.