“Esterino Montino, in virtù di quali ‘garanzie’ rilasciò le concessioni per la realizzazione del porto turistico?”
“Condivido in pieno le dichiarazioni del presidente del consiglio comunale, Mauro Gonnelli, sul capitolo porto turistico. Ogni giorno l’amministrazione viene tirata in ballo, a torto, nella querelle legale tra Save, Sielt e Acqua Marcia. Ricordo che né il consiglio comunale, né la giunta, né l’intera amministrazione comunale hanno nessuna competenza nei rapporti tra società private, sottoscritte sulla base di una serie infinita di rapporti imprenditoriali. E tantomeno l’amministrazione è chiamata a mediare su questo tipo di rapporti”. È quanto dichiara il consigliere provinciale del Pdl, Anselmo Tomaino.
“In questo senso – continua Tomaino – rimane difficile comprendere cosa ci sia dietro le continue dichiarazioni di questo o quel consigliere comunale. Mentre è tangibile il rischio di distorcere la realtà. Continuare a sventolare il ruolo della politica per risolvere un contenzioso legale tra due big dell’imprenditoria italiani, è dannoso per la stessa amministrazione comunale. Non è nostro compito e dovere infilarci in situazioni che non ci competono. E non vogliamo iniziare a farlo oggi”.
“La stessa Save di Reggio Emilia che continua a chiedere l’intervento della politica – sottolinea il consigliere comunale del Pdl, William De Vecchis – prima di firmare un contratto milionario non ha mai condiviso questa opportunità di lavoro con l’imprenditoria locale. Insomma, siamo alla solita storia di certa imprenditoria italiana: privatizzare i profitti e socializzare le perdite. Al momento di sottoscrivere i contratti gli imprenditori locali non sono stati coinvolti. E ora invece, quando si tratta di discutere le eventuali perdite sembra quasi che l’intera collettività di Fiumicino se ne debba far carico”.
“Alcuni consiglieri della minoranza – incalza De Vecchis – invece di chiedere il ritiro delle concessioni, dovrebbero domandare al loro compagno di partito Esterino Montino, in virtù di quali ‘garanzie’ rilasciò le concessioni per la realizzazione del porto turistico. Non può un contenzioso tra imprenditori privati mettere a rischio la realizzazione di un’opera che Fiumicino attende da 30 anni. Il Porto si farà, nonostante le cassandre, più o meno disinteressate che in questi giorni cercano notorietà utilizzando il contenzioso tra imprese private”.