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Porto Turistico: la Regione interviene

Calicchio:”anche la Regione affonda Canapini e ammonisce: sul porto turistico il Comune di Fiumicino è in difetto”

“Canapini continua a privilegiare gli imprenditori piuttosto che i cittadini, ora anche il suo stesso partito lo riconosce – commenta il consigliere comunale del Partito democratico, Paolo Calicchio – un buffetto al nostro sindaco arrivato non da uno qualunque, ma da un suo collega del Pdl, l’assessore ai trasporti e alla mobilità Francesco Lollobrigida, che nei giorni scorsi ha risposto con toni piuttosto decisi a una interrogazione presentata su mia richiesta dal consigliere Pd Enzo Foschi”.
“I motivi del lungo fermo del porto turistico di Fiumicino? Chiedere al collegio di vigilanza – ribadisce Calicchio – organo che lo stesso Lollobrigida ammette, avrebbe dovuto vigilare sulla piena, sollecita e corretta attuazione dell’accordo di programma, e disporre gli interventi sostitutivi che risulteranno indispensabili. Peccato che, come ricorda ancora Lollobrigida, il collegio di vigilanza avrebbe dovuto insediarsi entro 30 giorni dalla sottoscrizione dell’accordo di programma, firmato un anno e mezzo fa tra l’amministrazione comunale e Ip di cui Acqua Marcia è il maggior azionista. Perché non si è insediato? Per la ritrosia del sindaco Canapini che, ora si scopre smascherato dalla Regione Lazio, non ha ancora nominato nessun membro, affondando questo organo di garanzia”.
“Altro che colpa della Provincia o della Regione come il sindaco va dicendo da oltre 18 mesi, chi sta osteggiando tutto è proprio lui – incalza Calicchio – sempre Lollobrigida scrive: il comune di Fiumicino ha comunicato il 7 aprile scorso, con un anno di ritardo, che è in corso di emanazione il decreto di costituzione del collegio, senza che a tutt’oggi gli uffici della direzione trasporti abbiano avuto comunicazione della costituzione di questo organo. In conclusione: fino a quando il comune non nominerà il proprio rappresentante non potranno essere esaminati tutti gli aspetti che attengono all’attuazione dell’accordo. Ovvero, non si potranno esigere: la nuova viabilità, il nuovo Ponte De Giugno, la strada di cantiere, gli asili e le rotatorie promesse. E per di più non si potranno sapere i motivi del lungo fermo del porto turistico. Che interesse ha in il sindaco a mettere i bastoni tra le ruote a questo organo di vigilanza?”
“Tutta questa storia dimostra, se mai ce ne fosse ancora bisogno – conclude il consigliere Pd – l’inadeguatezza di un sindaco che continua ad anteporre agli interessi dei grandi imprenditori a quelli della città. Un sindaco che rimarrà alla storia per le tante crisi di maggioranza, per la sua inconcludenza, per la sue lotte di potere e per aver affondato il Comune che gli ha dato i natali”.
 
 
 
 

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