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Portualità, ieri il confronto tra i candidati sindaco Di Genesio Pagliuca e Costanza organizzato dal comitato Tavoli del Porto

David Di Bianco: “Vogliamo capire la posizione di chi amministrerà Fiumicino”


di Alessandra Lo Franco
 
Ieri pomeriggio, al Bar Il Vecchio Porticciolo al Faro, si è tenuta un’assemblea aperta ai cittadini, organizzata dal Comitato Tavoli del Porto, con la partecipazione di Ezio Di Genesio Pagliuca, candidato sindaco per il centro sinistra, e Walter Costanza, candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle, per approfondire il tema della portualità e tutte le condizioni ad essa collegate.  
 
“Vogliamo capire la posizione di chi amministrerà Fiumicino” Queste le parole di David Di Bianco, portavoce del comitato.

“Tutti – aggiunge – conosciamo la nota vicenda giudiziaria, che, 10 anni fa circa, ha causato il fermo dei lavori per realizzare il porto nella zona costiera limitrofa al faro. Nel 2019 il progetto sospeso è stato  modificato, includendo anche la funzione croceristica, attività non contemplata dal decreto Burlando del 2 dicembre 1997, che sancisce la realizzazione di porti che abbiano unicamente finalità diportistiche”.

“Il comitato – prosegue Di Bianco – inizialmente formato da 7 associazioni ora divenute 30, è stato creato per aprire un confronto sul tema e far capire ai cittadini le gravi e varie conseguenze, nel caso dovessimo accogliere grandi navi da crociera nel nostro territorio”.

“Il comitato non propende per nessuno schieramento politico – sottolinea – e siamo felici di ospitare chi si  è reso disponibile ad un confronto con noi”.
 
“Ribadiamo il nostro netto no a questo progetto – ha rimarcato Walter Costanza – Ho sempre concentrato la mia attenzione sulla sicurezza per la salute pubblica e, l’inquinamento causato dal porto, sarebbe molto dannoso, soprattutto se aggiunto a quello aeroportuale. Non ci servono le navi per creare occupazione che, al contrario – conclude – toglierebbero lavoro agli stabilimenti balneari e ai ristoranti già esistenti”.
 
“Riteniamo che non possano coesistere due progetti di porti crocieristi, uno già previsto nell’ambito dell’approdo commerciale ed uno nella zona del vecchio Faro:  non è conciliabile con il nostro territorio” ha ribadito Ezio Di Genesio Pagliuca.
 
“Siamo stati favorevoli da subito alla darsena pescherecci perché, con la riconversione degli attuali attracchi nel porto canale e la ricollocazione dei cantieri navali, si potrà dare una nuova vita alla parte più centrale della città. La darsena potrebbe diventare così la piazza piú caratteristica di Fiumicinoha concluso Ezio Di Genesio Pagliuca.
 
Diversi gli interventi  di cittadini e membri del comitato che, sin dall’inizio della vicenda, hanno lottato per la tutela del territorio e dell’ambiente, i quali hanno affermato, sulla base dell’osservazione dei progetti per il porto, che la foce del Tevere verrebbe quasi del tutto cementificata. Inoltre, le grandi navi da crociera, saranno le più grandi al mondo, alte 70mt e lunghe 300mt, con circa 45mt di ampiezza e, i fondali bassi nella nostra zona, renderebbero impossibile l’attracco.
 
Per ovviare a questo sono stati previsti dragaggi frequenti, ma costosi e dannosi per l’ecosistema marino. Le problematiche legate all’alterazione del suolo e del sottosuolo non finiscono, secondo i membri del comitato, bisognerá fare i conti  anche con la penetrazione del cuneo salino, di cui giá lamentano tracce gli agricoltori di Maccarese, e che decreterebbe la fine dell’agricoltura nelle nostre zone.
 
In ultima battuta, è stato chiesto ai candidati, fino a che punto sarebbero pronti a lottare, per impedire la costruzione del porto qualora, le aziende coinvolte, trovassero il modo per dare il via ai lavori.
 
“La questione è di natura giuridica – ha dichiarato Di Genesio Pagliuca – Se la società, attualmente concessionaria, vuole costruire il porto turistico, devono essere le leggi dello Stato a consentirlo. Dobbiamo combattere perché le cose vengano fatte bene. Serve una legge dello Stato che autorizzi l’opera, e al momento non c’è”.
 
“La nostra posizione è chiara, continueremo a dire NO al porto, in ogni caso” ha concluso Walter Costanza
 
 
 
 

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