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Roma. Ballanti e Piacentino: “Lo scandalo della politica chiamato emergenza rifiuti”

Dal PC la richiesta alla Regione Lazio e al Comune di Roma del rilancio della raccolta differenziata nella capitale

La scelta della nuova discarica di Roma, un affare da miliardi di euro, da decidere in tutta fretta sotto le vacanze di Natale? In un Paese normale dal Presidente della Regione Zingaretti e dal Sindaco di Roma Raggi ci saremmo aspettati una seria valutazione e una gara d’appalto con evidenza pubblica per individuare la nuova discarica di Roma” lo dichiarano Danilo Ballanti, Responsabile  PC Lazio ambiente e territorio e Luciano Piacentino, Portavoce di Fiumicino Partito comunista.
 
“Invece – proseguono – abbiamo assistito negli ultimi mesi ad un susseguirsi di ridicole ipotesi di discarica (Tragliatella, Falcognana, ecc.), tutti depistaggi per arrivare infine ad una delle vecchie proposte: l’ex cava di Monte Carnevale”.
 
“Il 31 dicembre 2019 la Giunta di Virginia Raggi ha deliberato di indicare come sito per lo smaltimento dei rifiuti nel territorio del Comune di Roma l’area di Monte Carnevale, nel municipio XI. L’ex cava di Monte Carnevale – spiegano Ballanti e Piacentino –  dista solo due chilometri dalla megadiscarica di Malagrotta, chiusa nel 2013 dall’Unione Europea, è posta ai confini del Comune di Roma, a ridosso del Comune di Fiumicino. La UE si è già espressa classificando tutta l’area come contaminata, vista la vicinanza con Malagrotta, la discarica più grande d’Europa: 250 ettari nel quadrante ovest della capitale, tremila tonnellate di rifiuti inghiottiti ogni giorno per 30 anni da tutta Roma, Città del Vaticano compresa”.
 
“In una nota congiunta di Roma Capitale e Regione, è riportato che la Regione Lazio, vista l’individuazione sul territorio comunale del sito di smaltimento dei rifiuti, disporrà tutte le attività necessarie per consentire, come richiesto da Roma Capitale, una serie di lavori straordinari all’impianto TMB di Rocca Cencia. Nessuna parola da parte della Raggi e di Zingaretti – incalzano i due esponenti del PC –  sulla proprietà dei terreni scelti per la nuova discarica di Roma, sui criteri seguiti, sul tipo di procedura adottata, sul tipo di gestione proposta. Parallelamente, gli uffici della Regione Lazio hanno rinnovato in tutta fretta le autorizzazioni per l’impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) del signor Cerroni ad Albano, distrutto da un incendio nel giugno 2016. Contro questo procedimento autorizzativo della Regione Lazio si è già svolto un grande corteo di protesta ad Albano (7 dicembre 2019) e sono stati predisposti tre ricorsi al TAR“.
 
“Il Partito Comunista del Lazio sarà a supporto di tutte le iniziative dei comitati e dei cittadini contro questa arcaica gestione dei rifiuti – rimarcano Piacentino e Ballanti – basata su impianti TMB (Rocca Cencia, Albano), inceneritori e discariche (Monte Carnevale, Albano) e chiede alla Regione Lazio e al Comune di Roma di rilanciare, con un serio impegno, la raccolta differenziata nella capitale e in tutti i comuni della Regione Lazio”.  
 
“Per il vero superamento dell’emergenza rifiuti, il Partito Comunista del Lazio esige una scelta coraggiosa alle istituzioni: il passaggio da un potentissimo monopolio privato ad una gestione interamente pubblica del ciclo dei rifiutihanno concluso Danilo Ballanti, Responsabile PC Lazio ambiente e territorio e Luciano Piacentino, Portavoce di Fiumicino Partito comunista. 
 
 
 
 
 
 
 
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