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Sanità e Territorio: il mito e la realtà

Calicchio: “Chiediamo con forza di partecipare alle scelte sanitarie della ASL e della Regione, spesso troppo lontane dalla realtà”


“Sono anni che sentiamo parlare di ‘Territorio’, ma cosa dovrebbe significare? Dovrebbe o deve voler dire che si spostano risorse dall’Ospedale, sempre più costoso, alle strutture territoriali (Medici di Medicina Generale, servizi sanitari verso la popolazione, Medicina scolastica, etc.) allo scopo di migliorare lo stato di salute della popolazione e, nello stesso tempo, rendere più accessibili i servizi sanitari, spendendo anche di meno” ha dichiarato l’Assessore ai servizi Sociali e Sanitari, Paolo Calicchio.
 
“Si dirà, ma è stato fatto molto per il Territorio! – prosegue l’Assessore – ma a noi sfugge il significato e la stessa entità di questo ‘molto’. Quello che vediamo è una riduzione dei servizi e la difficoltà di tutta la popolazione ad accedervi. Si continua a dire che c’è il Piano di Rientro e non ci sono soldi. Ma anche in questo caso dobbiamo esprimere il nostro più totale disaccordo”.
 
“Nessuno chiede nuove spese – sottolinea Calicchio – ma lo spostamento di risorse dall’Ospedale al Territorio anche, se non soprattutto, eliminando gli sprechi enormi che continuano ad esserci, visto che è a molti noto che 5 grossi ospedali del Lazio producono un deficit annuo di oltre 550 milioni, e ciò succede da anni! Ma c’è molto di più”.

“Per tornare al nostro Territorio – aggiunge l’Assessore – tutti noi abbiamo seguito, anche se molti lo hanno fatto molti distrattamente, lo scandalo dell’Israelitico che fatturava oltre il 50 per cento nell’ambito della nostra ASL. Ebbene quante delle somme finora recuperate, sottratte alla sanità del Territorio, come l’assistenza oncologica domiciliare, milioni di euro, uno scandalo nello scandalo, sono state reinvestite sullo stesso Territorio? Nulla!”
 
“Crediamo fortemente – sostiene Calicchio – che sia arrivata l’ora che il Territorio faccia sentire la sua voce e che si facciano investimenti nella prevenzione, l’unico investimento in sanità che rende sia in termini di risultati che di costi”.

“Dove investire? Per prima cosa – spiega – sulle strutture decentrate sui territori. A tal proposito mi duole ricordare l’assenza di una struttura fondamentale quale il SERD per le dipendenze da droghe e alcool nel Comune di Fiumicino. Poi, ma della stessa importanza, nelle diagnosi precoci delle sindrome autistice, nei bambini con deficit di apprendimento, nella prevenzione poliennale nelle scuole, morte precoce cardiaca, attività fisica, alimentazione sana, obesità, fumo, alcool e droghe, educazione sessuale e quindi prevenzione delle infezioni sessualmente trasmesse (IST), carie e malocclusione. Ma anche infermiere scolastico nelle scuole per assistere quei genitori che hanno bambini con gravi problemi di salute come diabete, asma grave ed altre malattie che hanno bisogno di somministrazione di farmaci salvavita”.
 
“Ma ci sono ancora molte altre cose da fare – ha detto l’Assessore Paolo Calicchio che conclude – quello che chiediamo con forza è di essere ascoltati e di partecipare alle scelte sanitarie della ASL e della Regione, fin troppo lontane dalla realtà di tutti i giorni”.
 
 
 
 
 
 
 

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