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Sociale: dalla Regione molte promesse e pochi fatti

Fortini (Pd):”i tagli hanno ridotto drasticamente i fondi per le politiche sociali”


“L’incontro del 10 aprile, che si è svolto a Fiumicino con l’Assessore Aldo Forte, ha evidenziato una serie di annunci che non trovano riscontri con la realtà e ci vedono molto perplessi”. Lo dichiara il Presidente del PD di Fiumicino, Armando Fortini (vedi foto), responsabile del gruppo di lavoro su Servizi Sociali e Sanità del Partito Democratico di Fiumicino.
“I tagli, che hanno ridotto drasticamente i fondi per le politiche sociali, sono il sintomo più evidente dell’insostenibilità dell’attuale modello del welfare – ribadisce Fortini – il Fondo per le politiche sociali, ha subito un taglio di oltre 655 milioni di euro in soli tre anni così anche in ambito sanitario. Si stima che il bilancio della Regione Lazio per il 2011, si attesti con un disavanzo sanitario di oltre 840 milioni. Oggi si annuncia un aumento di 100mila euro, dopo che in questi tre anni i Piani di Zona della Regione Lazio hanno subito un taglio continuo. L’Assessore Forte ha dimenticato di dirci che i disabili psichici non saranno più gestiti dalle ASL, ma saranno inseriti nei Piani di Zona, quindi nessun aumento e nessun regalo ai comuni, ecco a cosa servono quei 100mila euro in più”.
“Analizzando poi il nuovo regolamento dei Piani di Zona – spiega il Presidente Pd – l’Assessore Forte non ha spiegato come i comuni riusciranno a prendere i fondi regionali del 2011, visto che si chiedeva ai comuni di elaborare una delibera entro Dicembre 2011 sui finanziamenti Regionali che ad oggi la Regione Lazio non ha ancora stanziato. E’ chiaro che nessun comune ha elaborato tale delibera entro i termini richiesti dalla regione, anche perché avrebbero deliberato un atto senza stanziamenti, visto che la Regione Lazio deve ancora deliberare tali stanziamenti. Siamo curiosi di capire come l’Assessore Forte vuole risolvere questa grave anomalia che crea non pochi problemi”.
“In merito al ‘Quoziente Familiare’ e allo slogan ‘Aiutiamo le famiglie’ è sempre comunque difficile mettersi contro questi slogan – sostiene Fortini – noi abbiamo forti dubbi sull’efficacia del Quoziente Famigliare (QF), un paracadute sociale che dovrebbe avvantaggiare chi ha a carico minorenni, anziani e parenti non autosufficienti soprattutto quando in una famiglia esiste la presenza di un disabile. L’istituzione del ‘quoziente familiare’ potrebbe migliorare le cose perché all’aumentare della numerosità del nucleo familiare diminuisce il reddito soggetto a imposta e quindi si applica un’aliquota più bassa. Purtroppo non è così. In realtà si sommano i redditi dei due coniugi e si divide per il numero dei componenti del nucleo calcolati in maniera diversa. Il problema è che a trarre vantaggio sono principalmente le famiglie più benestanti, monoreddito e con figli: lo sconto di aliquota infatti è molto più consistente per i contribuenti più ricchi e coniuge privo di reddito, il che va a sfavore soprattutto delle donne che generalmente sono quelle, nella coppia, ad avere il reddito più basso. La famiglia italiana si lamenta giustamente del trattamento che riceve dallo Stato innanzitutto perché una parte consistente della ‘spesa sociale’ per la maternità, l’infanzia, la disabilità e la non autosufficienza, di fatto è a carico dei nuclei familiari, senza grandi benefici fiscali”.
“Preferiamo parlare di Fattore Famiglia – prosegue Fortini entrando nel dettaglio – che avvierebbe un’area non tassabile rispondente alle necessità principali della persone che non possono creare capacità contributiva e dunque non sono tassabili. Rimodulare quindi il quoziente rivedendo le tariffe di accesso ai servizi comunali in base al ‘carico assistenziale’ che ogni famiglia deve sostenere. Le detrazioni non avvengono, dunque, in base all’Isee ma a seconda del numero di figli a carico della famiglia, della presenza di anziani, disabili o di minori in affido, la presenza di uno o entrambi i genitori e della situazione occupazionale nel nucleo famigliare”.
“Il Partito Democratico, si adopererà per far adottare dai Servizi Sociali del comune di Fiumicino il ‘Fattore Famiglia’ seguendo le orme di altri comuni, che hanno introdotto una serie d’iniziative perché hanno capito e, dobbiamo farlo anche noi, che una buona politica fiscale per quanto a misura di famiglia non può bastare se non è accompagnata da incentivi reali e dal miglioramento dei servizi pubblici” ha concluso il Presidente del PD di Fiumicino, Armando Fortini.
 
 
 

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