Calicchio (Pd):”l’asse fregenate del Pdl accontentato con la rientry di Mario Pascone”
“Garantita la lobby dei costruttori con l’architetto De Stefanis, vecchia conoscenza della sciagurata prima esperienza canapiniana. Garantita anche l’ala alemanniana con Luca Panariello, fidatissimo del sindaco di Roma. E la destra sociale? Bocciata. Tradito il patto generazionale tra i giovani ex An e 2punto11. D’Intino – unico escluso – bye bye” e’ questo il duro commento del consigliere comunale del Partito democratico di Fiumicino, Paolo Calicchio che prosegue “Il programma sociale perno dell’accordo con l’associazionismo di Fiumicino, sacrificato per garantirsi il controllo delle concessioni edilizie e della speculazione. Un disegno per la spartizione delle zone di influenza negli affari della città. Alla faccia di quel cambiamento che il Pdl ci ha sventolato. Alla faccia del nuovo slancio politico con il quale hanno tentato di spacciare una guerra intestina. Altro che patti di lealtà con le fasce sociali, questa è stata una guerra di poltrone in piena regola”.
“Il nuovo programma di fine mandato? Le cose sono due: o negli ultimi nove anni non sono stati capaci di realizzare quelle opere promesse, oppure non ne hanno avuto l’interesse – sostiene Calicchio – il problema è un altro, hanno perso ogni contatto con la realtà. Ma davvero pretendono di farci credere che realizzeranno il Ponte Due Giugno in sei mesi? Davvero credono di realizzare un intero programma in un anno dopo nove passati a litigare?”
“E che fine ha fatto quell’ospedale promesso dal sindaco Canapini e dalla sua maggioranza nel 2003 e nel 2008? Che fine hanno fatto i due programmi del centrodestra ancora presenti sul sito del primo cittadino. Il ritorno della stazione ferroviaria, la mobilità alternativa, il risanamento dell’abitato di Passo della Sentinella e dell’area golenale del Tevere. Un verde più attrezzato, più percorsi pedonali e ciclabili, decoro urbano, bike sharing, via i cassonetti dalle passeggiate e dai centri storici, raccolta differenziata? Su una cosa il centrosinistra non può competere con questa maggioranza: l’arte della menzogna, del malaffare, del tradimento e della pochezza politica” ha concluso il consigliere Pd Paolo Calicchio.