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Calcio A5: Finplanet retrocede in serie A2

Matranga:”un campionato dalle forti emozioni vissuto fino alla fine”


A distanza di quasi tre settimane dal termine del campionato, culminato con la retrocessone in serie A2, parla mister Roberto Matranga che analizza la stagione appena conclusa. Un campionato dalle forti emozioni vissuto fino alla fine con la consapevolezza di aver dato tutto per centrare la salvezza svanita solo nel doppio confronto perso ai playout contro la Franco Gomme Venezia.
 
Mister che tipo di esperienza è stata affrontare la serie A?
La ritengo un’esperienza positiva, nonostante non sia terminata come tutti noi ci aspettavamo. Ma ci sono state quelle famose variabili che continuo a giudicare da tempo determinanti che hanno giocato un ruolo fondamentale nel corso della stagione.
 
Dopo la promozione dello scorso anno e la retrocessione avvenuta in questo campionato, quali sono le sensazioni? Possono essere considerate anche due facce della stessa medaglia?
Sicuramente la differenza tra la serie A2 ed il campionato di A è notevole e lo si è capito fin dalle prime partite giocate. Quindi non è possibile paragonare le due cose. L’anno della promozione  dalla A2 abbiamo avuto una condotta quasi perfetta che ci ha permesso di gestire tutti gli ostacoli che normalmente si incontrano sul cammino, mentre in serie A gli stessi errori che commettevamo in passato sono stati pagati a caro prezzo e sono stati il maggior problema che abbiamo dovuto fronteggiare nella prima fase del campionato.
 
Se potesse tornare indietro, c’è una partita che vorresti rigiocare perché ti ha fatto più arrabbiare o dispiacere?
Si, vorrei rigiocare la partita di ritorno con il Real Rieti. Una gara che doveva essere preparata come una finale e che, invece, complice l’inizio delle nostre problematiche e del lungo stop determinato dalla sosta della Nazionale, non ci ha visti determinati e convinti delle nostre possibilità come lo sono stati i nostri avversari.
 
Viceversa, c’è una partita di questa stagione che ti porterai dietro come ricordo?
Direi che ce ne sono diverse. A partire dalle gare in casa contro Marca, Luparense e Bisceglie. Ma anche la splendida gara giocata in trasferta sul campo del Putignano, dove con soli cinque giocatori di ruolo siamo stati vicini alla vittoria che ci avrebbe potuto aprire un ipotesi di salvezza diretta.
 
Qual è il tuo pensiero conclusivo sulla stagione e sul meraviglioso gruppo che hai guidato?
Ringrazio pubblicamente i giocatori così come l’ho fatto più volte negli spogliatoi. Sono stati uomini fantastici e giocatori esemplari. La nostra forza è stata l’unione del gruppo che ci ha consentito di arrivare ad un passo dal miracolo sportivo. Probabilmente sarebbe stato un giusto premio ai nostri sforzi. Ma non solo i giocatori hanno avuto un ruolo importante in questa avventura, infatti determinante è stato l’apporto del mio staff tecnico composto da Briotti, Tabornelli, Romagnoli, Disegni, Carletti e Ceccarelli, ma anche dirigenziale perché con Ciccio Angelini, Andrea Trentin, Vincenzo Fazzolari e Gigi Lanzi abbiamo condiviso e vissuto intensamente tutte le vicende che ci hanno accompagnato in questa stagione. Una menzione a parte merita la Società nella persona del Presidente Di Vilio e della proprietà composta da Vanini e Santalucia, che nonostante le difficoltà incontrate hanno sostenuto e condotto la squadra fino alla fine del campionato, con la passione che da anni li contraddistingue.

Ancora presto per pensare alla prossima stagione, ma in casa Finplanet Fiumicino nonostante la retrocessione maturata, resta l’emozione di aver vissuto ugualmente un’annata a testa alta tra le grandi realtà del calcio a 5 italiano.
 
Daniele Orefice
 
 
 
 

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