
Conto alla rovescia per la consegna delle chiavi dello stadio a Roma Capitale
di Umberto Serenelli
È scattato il conto alla rovescia per la consegna delle chiavi dello stadio “Anco Marzio”, dove gioca l’Ostiamare, a Roma Capitale mentre la squadra è sulla soglia della crisi visto che è finito il girone di andata del campionato di serie D e staziona in piena zona playout.
Il sodalizio di via Amenduni si trova a un bivio e sul futuro aleggia lo spettro dell’incertezza perché il braccio di ferro, sulla demolizione degli abusi edilizi presenti all’impianto sportivo di Ostia, proseguono e sono stati il motivo dello scontro.
Sulla riva del Tirreno si respira aria pesante mentre stanno sfumando i futuri progetti e i sogni di vedere i lidensi militare in serie C. Molti anche gli interrogativi come quello di capire dove l’ex presidente trasferirà le squadre per completare l’attuale stagione una volta consegnato l’impianto all’amministrazione capitolina. Si parla anche molto dell’arrivo dell’ex allenatore della Roma, Daniele De Rossi, ma le voci sul fatto che intenda rilevare il club biancoviola restano ancora delle ipotesi.
Una cosa è comunque certa che a Ostia i fedelissimi non sono affatto tranquilli e la comitiva tirrenica non è circondata dalla necessaria serenità. Nonostante lo schermo protettivo sollevato dal direttore generale Ettore Placidi, al quale il numero uno dei gabbiani ha girato le molte competenze societarie, i risultati della serie D sono molto deludenti e al giro di boa si trovano in quart’ultima posizione. I locali ora stazionano nelle sabbie mobili per effetto delle sconfitte inanellate negli ultimi match.
È anche vero che in occasione delle ultime prove interne, i viola hanno dovuto combattere contro la “dea bendata” e recriminare sulle molte incertezze mostrate da direttori di gara troppo giovani e inesperti che sono l’anello debole dell’attuale stagione. Questo, però, non deve essere un alibi perché ai lidensi manca oggi coesione nella zona nevralgica e un giocatore con spiccate capacità realizzative in prima linea, bomber Kouko a parte. Il pacchetto arretrato ha più volte mostrato di essere privo della necessaria concentrazione vista l’ingenuità con cui prende gol.
L’undici di Minincleri ora è obbligato a reagire per iniziare in modo diverso il 2025 e restituire il sorriso ai tifosi che ancora credono nel gruppo a cui però serve uno scossone per uscire dalla fondo del girone. È dura ma l’Ostiamare deve crederci per impedire che le cose precipitino. Sarà quindi importante il lavoro del direttore sportivo Adriano D’Astolfo chiamato a tenere unito lo spogliatoio.






