Il poliziotto di Torrimpietra conquista, a Pisa, il gradino più alto del podio nella sciabola maschile categoria A
di Dario Nottola
La sciabola azzurra impone il “fattore casa” e si è regalato un venerdì trionfale nella Coppa del Mondo Paralimpica a Pisa grazie alla doppia medaglia d’oro griffata da Edoardo Giordan e Andrea Jacquier.
Nella tappa italiana del circuito iridato, che apre il nuovo quadriennio internazionale della scherma in carrozzina, il poliziotto di Torrimpietra, bronzo lo scorso settembre ai Giochi paralimpici di Parigi, conquista il gradino più alto del podio nella sciabola maschile categoria A, cominciando nel miglior modo possibile la stagione 2024/2025 in una giornata in cui l’Italia festeggia anche un altro strepitoso risultato con il 23enne romano Jacquier, al primo successo in carriera a livello internazionale tra gli sciabolatori categoria B.
Il percorso d’oro di Edoardo Giordan è iniziato, da numero 1 del tabellone, con la vittoria per 15-4 sul britannico Burke ed è continuato con un altro 15-4 inflitto al polacco Ziomek. Certo di un posto sul podio, l’azzurro non si è sentito affatto appagato e in semifinale ha battuto con il punteggio di 15-7 il francese Robin. L’ultimo atto lo ha visto contrapposto all’ucraino Demchuk, che cercava la rivincita dopo la finale per il bronzo che aveva visto Giordan esultare ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024: due mesi dopo quell’assalto memorabile nella notte del Grand Palais, lo sciabolatore delle Fiamme Oro si è ripetuto, in un match ancor più equilibrato, vissuto punto a punto, ma che ha visto Edo festeggiare per il risultato finale di 15-13. E’ la sua quinta vittoria in carriera a livello individuale nel circuito di Coppa del Mondo.
“Venivo dal bronzo di Parigi, ho ripreso ad allenarmi da poche settimane ma sono molto contento d’aver disputato una gara di livello, onorando questo grande appuntamento in Italia, e portando a casa un successo che rappresenta anche una grande iniezione di fiducia per il nuovo quadriennio”, il commento di Giordan affidato alla Federscherma.
(Foto BIZZI/Federscherma)