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Miracolo juniores, battuta in Coppa l’elite del Valentia

Imperato suona la carica: specchiamoci di meno e torniamo a essere l’Isola

“Specchiamoci di meno e torniamo a essere l’Isola, a giocare con il coltello tra i denti”. Capitano sempre e comunque. Anche a costo di metterci la faccia. Senza girarci troppo intorno. Mauro Imperato è fatto così, prendere o lasciare. Coppa Lazio, Casal Torraccia, Tecchiena, la tutela arbitrale che spesso latita, il mese di apnea che la squadra ha palesato. Ce n’è per tutti
LA FILOSOFIA “Possiamo arrivare in B, ma dobbiamo tornare ad avere quel mordente che nell’ultimo mese c’è mancato”. L’ha messa così. Tutti di fronte al fatto compiuto. Manca la cattiveria. Non è una questione fisica né mentale. Bisogna solo tornare a essere l’Isola schiaccia sassi che ha stupito ed entusiasmato tutti, mettendo a tacere i gufi della vigilia. Il diktat è uno: “Specchiarsi di meno e tornare a difendere come fanno le squadre che vogliono salvarsi”. Simald, Ferentino, Mirafin, Artena. Sedici gol presi. Quanti quelli incassati nelle prime dodici giornate. “Un atteggiamento che va cambiato” ammette il capitano che però non vuole sentir parlare di squadra che manca nelle partite importanti. Tifoso fuori e dentro il campo. Sempre e comunque capitano: “Non ci credo. Simald e Artena sono due partite totalmente diverse. Ad Artena  hanno vinto gli episodi. Con la Simald dopo un buon primo tempo siamo entrati con la sensazione di poter raddoppiare. Non ci siamo riusciti e se non la butti dentro gli altri ti fanno male. Sono deluso come lo sono i tifosi. La coppa era un pallino mio e della società, c’è sfuggita ma ora niente drammi, dobbiamo andare in B a tutti i costi”.
IERI E DOMANI Il Casal Torraccia come spartiacque, il Tecchiena sabato alle 15 al PalaDanubio per dare continuità. “La vittoria al Lido dei Pini è dedicata a tutti i tifosi che ogni sabato ci seguono in casa e fuori. C’è stata una buona reazione, sul 4-3 abbiamo tirato fuori l’orgoglio e non abbiamo più sofferto. Ho rivisto quella cattiveria agonistica che ci è mancata nell’ultimo mese”. Il primo a fare mea culpa, ma anche il primo a difendere la squadra: “Ultimamente ci gira tutto male, prendiamo dei gol sfortunati”. Altro dato: la scarsa tutela: “Contro di noi è un assalto, una battaglia. Calci dall’inizio alla fine, poi magari l’espulsione ce la becchiamo noi o il gol annullato viene fischiato all’Isola per un fallo commesso dagli avversari. Squadre tecniche come la nostra vanno tutelate. Questo non è futsal”.  Non ha digerito i commenti razzisti volati al Lido dei Pini: “È stato imbarazzante. Ultimamente ne sento troppi. Comincia a disgustarmi. Si dovrebbero prendere provvedimenti drastici. Fermare le partite se serve. Così è assurdo andare avanti”. Sabato il Tecchiena, non una squadra qualunque: “Sono un’ottima formazione, giocano sulle ali dell’entusiasmo dopo un finale di 2011 e un inizio di 2012 con i fiocchi. Vorranno venire a giocarsela e vincere. Noi dobbiamo mettere in campo le nostre qualità, gioco, pressing, difesa d’acciaio e attacco atomico. Se azzeriamo anche quei cinque minuti di sbandamento che abbiamo in ogni partita possiamo dire la nostra contro chiunque”.
LA BABY ISOLA Ciro Sannino ormai ha abituato un po’ tutti. Le sfide impossibili non esistono. La dimostrazione. Il 10-6 con cui la juniores ha piegato l’elite nazionale del Valentia fuori casa nella gara d’andata del primo turno della Coppa Lazio. Doveva essere una partita senza storie. Troppo ampia la differenza di categoria. S’è trasformata invece nel solito spettacolo Orange: “Nel loro campionato sono secondi – spiega Sannino – sulla carta era una partita proibitiva. E invece l’abbiamo preparata bene e abbiamo sbancato. Durante la sosta abbiamo lavorato molto sull’aspetto fisico, sul pressing, sulle palle inattive, che c’hanno ripagato. Manca la partita di ritorno. Anche se giochiamo in casa non sarà facile. Loro sono insieme da tanto e di una categoria superiore. Ma gli daremo filo da torcere. Anche noi diremo la nostra. Il risultato? Rispecchia quanto prodotto in campo”. Il ritorno è previsto per il 30 gennaio. Domani (venerdì) è già campionato con la sfida incrociata Isola-Civitavecchia: “Sia nella juniores che domenica nell’under 21 saranno due sfide tostissime. Nell’under ha un sapore diverso, è uno scontro tra prima e seconda. Vincendo allungheremmo con un vantaggio di sei punti. Ma è dura, dovremo essere concentrati e non fare errori”.
 
 
 
 

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